Emergenza Coronavirus: nuova stretta sui tribunali fino al 31 maggio. Il provvedimento della Corte d’Appello

Oggi si sono svolte soltanto le udienze di convalida degli arresti e quelle del Tribunale del Riesame, per il resto accessi controllati e orario di apertura al pubblico limitato.

Un nuovo provvedimento rende ancor più stringenti le misure di contrasto all’emergenza coronavirus presso il Palazzo di Giustizia. Il documento a firma del presidente della Corte d’Appello di Lecce, Lanfranco Vetrone e del dirigente Sergio Montanaro, contiene nuove disposizioni.

Apertura al pubblico delle cancellerie

A partire da oggi e fino al 31 maggio, l’orario di apertura al pubblico delle cancellerie sarà garantito presso gli appositi front-office esclusivamente per coloro che devono svolgere attività urgente ed indifferibile. E sarà possibile soltanto prenotando prima, telematicamente o telefonicamente.

Il provvedimento, suscettibile di modifiche, in seguito a disposizioni diverse delle autorità competenti, prevede inoltre che il personale di vigilanza consenta l’accesso solo a chi risulta nell’elenco delle prenotazioni, comunicato entro le 9.30 dalle cancellerie. Non solo, poiché è vietato l’ingresso al pubblico in stanze diverse dal front-office ed è preferibile per gli utenti indossare una mascherina chirurgica.

Intanto prosegue la sanificazione degli ambienti del tribunale penale, iniziata ieri e che si protrarrà per tutta la settimana.

Inoltre, è stato disposto il rinvio d’ufficio di tutte le udienze.

Le udienze di oggi: domiciliari a due donne arrestate ieri

Oggi si è svolta l’udienza di convalida di un arresto, presso l’aula Cappuccilli al pianoterra, dinanzi al gip Giulia Proto.
Maria Iurlaro, 47 anni e Anna Rita Cellino, 59enne, entrambe di Oria, rispettivamente di 47 e 59 anni, erano finite ieri in manette, come disposto dal pm Roberta Licci, per il furto in un supermercato di Trepuzzi.

I carabinieri del posto le avevano “pizzicate”, mentre rubavano generi alimentari ed alcolici e la refurtiva, per un totale di quasi 150 euro, è stata ritrovata nelle borse.

Le due donne, collegate in videoconferenza dal carcere di Borgo San Nicola, (in ossequio alle nuove norme anticoronavirus) si sono avvalse della facoltà di non rispondere. Il giudice ha convalidato l’arresto al termine dell’udienza, ma ha concesso ad entrambe gli arresti domiciliari, ritenendo comunque sussistenti le esigenze cautelari ed i gravi indizi di colpevolezza. Sono difese dagli avvocati Chiara Fanigliulo (presente in aula) e Simona De Simone.

Infine, si sono svolte le udienze dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame (Presidente Pia Verderosa, relatore Antonio Gatto, a latere Anna Paola Capano), sempre al piano terra.

In questo caso, gli avvocati non sono comparsi ed hanno provveduto ad inviare le memorie difensive via pec, come richiesto dal Tribunale.



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