I contagi continuano ad essere alti – ieri sono stati 1.382 i nuovi casi di Coronavirus scoperti su 10.848 test – ma la percentuale tamponi/positivi è più bassa rispetto alla scorsa settimana. Non solo, come si legge nel bollettino della Regione che, ogni giorno, fotografa l’andamento dell’epidemia in Puglia continuano a scendere i ricoveri. Sono sempre meno, numeri alla mano, le persone che hanno bisogno di cure in Ospedale (ieri 1.609 di cui 174 in terapia intensiva).
Un quadro confermato anche nel report scritto sulla base delle informazioni del Direttore del Dipartimento promozione della Salute Vito Montinaro. Su 7.495 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 791 casi positivi: 414 in provincia di Bari, 85 in provincia di Brindisi, 82 nella provincia BAT, 41 in provincia di Foggia, 88 in provincia di Lecce, 78 in provincia di Taranto, 5 casi di provincia di residenza non nota. 2 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.
Sono stati registrati 23 decessi: 4 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 4 in provincia Bat, 9 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Taranto. 1 residente fuori regione.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 959.266 test. 24.548 sono i pazienti guariti. 53.872 sono i casi attualmente positivi di cui 1.605 ricoverati in Ospedale, meno di ieri.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 80.599, così suddivisi:
- 31.090 nella Provincia di Bari
- 9.352 nella Provincia di Bat
- 5.925 nella Provincia di Brindisi
- 17.644 nella Provincia di Foggia
- 6.348 nella Provincia di Lecce
- 9.699 nella Provincia di Taranto
- 466 attribuiti a residenti fuori regione
- 75 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il bollettino epidemiologico è disponibile al link: http://rpu.gl/t0IX6
Non bisogna abbassare la guardia, quindi, ma continuare a rispettare le regole per non vanificare gli sforzi fatti ed evitare la temuta terza ondata dopo le feste.
