Sorpreso a compiere un furto in un’abitazione di Strudà rischia il linciaggio. I Carabinieri lo arrestano e salvano

L’episodio avvenuto nella serata di ieri nella frazione salentina. L’uomo era insieme a complici che sono fuggiti. Proseguono le ricerche. 

Fortuna per lui che i militari dell’Arma lo hanno immediatamente arrestato, altrimenti, si presume, difficilmente sarebbe sfuggito al linciaggio dei cittadini esasperati dalla raffica di furti verificatisi in questi giorni nella frazione.

Nella serata di ieri, in Via Oronzo Reale a Strudà i Carabinieri delle stazione di Vernole, Melendugno e del Norm della Compagnia di Lecce, hanno tratto in arresto Danile Milanv, 30enne di nazionalità serba, senza fissa dimora

I fatti

Intorno alle 20.30, infatti, al numero di emergenza 112 è giunta una chiamata nella quale si segnalava la presenza di un’autovettura sospetta a Caprarica, Calimera e Strudà, probabilmente coinvolta in una serie di furti in abitazione.

Giunti sul posto dell’ultima segnalazione gli uomini dell’Arma di Vernole, insieme ai colleghi della Compagnia di San Vito dei Normanni presenti, hanno sorpreso quattro persone uscire da un’abitazione, insieme a un quinto complice che li attendeva in strada a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta con targa rubata a Catanzaro.

L’uomo all’interno della macchina si è dato prontamente alla fuga a bordo del mezzo, mentre gli altrui quattro a piedi sui tetti delle abitazioni circostanti.

Immediatamente sono scattate le indagini e, circa mezz’ora, dopo i Carabinieri di Melendugno hanno sorpreso Milanov all’interno del giardino di un’abitazione.

In seguito all’arresto del 30enne all’esterno si è formato un nutrito capannello di gente (circa 100 persone) che hanno applaudito i Carabinieri e rivolto frasi ingiuriose nei confronti del cittadino serbo, che è stato allontanato dal luogo a bordo dell’autovettura di servizio senza problemi.

Daniel Milanov in seguito alla fuga ha riportato un trauma e quindi è stato dapprima trasportato presso l’ospedale “Vito Fazzi” per le cure e, al termine delle formalità di rito tradotto presso il carcere di “Borgo San Nicola” a Lecce.



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