Terminata l’autopsia: Eleonora e Daniele massacrati con oltre 60 pugnalate. Possibili tracce del killer

La magistratura ha deciso di trattenere le salme per ulteriori accertamenti e i funerali sono stati rinviati. Si fa sempre più strada il movente del delitto passionale.

È terminata l’autopsia sui corpi di Daniele De Santis ed Eleonora Manta. Il medico legale Roberto Vaglio, dopo l’esame esterno sui corpi effettuato nel pomeriggio di ieri, ha concluso tutti gli accertamenti tecnici. Quelli odierni riguardavano soprattutto la profondità e natura dei tagli che sarebbero stati causati da oltre 60 fendenti, inferti con un pugnale di un tipo simile a quelli che usano i sub.

Oltre 30 le pugnalate inflitte in varie parti del corpo con ferocia da parte dell’assassino, anche segni di difesa della ragazza. Sono stati riscontrati dei tagli profondi su vari organi vitali e soprattutto sul torace. Sul corpo di Daniele sono stati riscontati 25 segni di arma da taglio ed anche in questo caso il killer ha agito con inaudita violenza, nonostante lo strenuo tentativo del giovane di difendersi dalla furia omicida.

Sembra così prendere sempre più consistenza l’ipotesi del delitto passionale e del duplice omicidio aggravato dalla premeditazione. Nei prossimi giorni verrano esaminate le tracce biologiche prelevate (capelli, frammenti di pelle, ecc), alla ricerca dell’identità del killer. Infatti, alcuni reperti, che saranno analizzati con attenzione nei prossimi giorni, potrebbero appartenere all’assassino della coppia.

La magistratura ha deciso di trattenere le salme per ulteriori accertamenti e i funerali sono stati rinviati.

I familiari di Daniele De Santis sono assistiti dall’avvocato Mario Fazzini. La famiglia di Eleonora si è affidata all’avvocato Stefano Miglietta.

La “caccia” al killer

L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Leonardo Leone Castris e dal sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini e condotta dai carabinieri del comando provinciale di Lecce. Intanto, gli inquirenti sono sulle tracce del killer di Daniele ed Eleonora Manta

Un giovane di nazionalità italiana sarebbe stato visto allontanarsi dall’edificio, con uno zainetto sulle spalle, i guanti, una felpa con cappuccio ed un coltello in mano, in base ad alcune testimonianze. E vi sarebbe un filmato, dall’immagine poco nitida ed estrapolato dalle telecamere di videosorveglianza, in cui si vede un giovane di media statura allontanarsi a passo svelto ed a volto scoperto.

Vi è poi una testimone che sostiene di avere sentito pronunciare ad Eleonora la frase “Andrea…fermati“, forse con riferimento al killer. Questa pista, nelle ultime ore, sta perdendo consistenza.

Corpi martoriati da numerose coltellate inferte con ferocia, l’autopsia di Daniele ed Eleonora



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