Ricarica la carta, ma al momento di pagare ‘ricorda’ di aver dimenticato il denaro e fugge via. Nei guai 48enne “smemorato”

L’uomo ha utilizzato lo stesso modus operandi in diverse provincie della Puglia e di altre regioni. Incastrato dalle telecamere e dalle indagini dei Carabinieri.

Quando arrivava il momento di pagare diceva di aver dimenticato il portafogli in auto e, dopo averlo cercato inutilmente, rientrava presso l’esercizio commerciale, si scusava con educazione, lasciava un pegno e si allontanava con la promessa di tornare e saldare quanto dovuto. Sfortunatamente per i titolari non è mai stato così.

I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, a conclusione di una serie di accertamenti, hanno deferito in stato di libertà un 48enne originario di Grottaglie e residente a Talsano per il reato di truffa.

I fatti

L’uomo, nel mese di dicembre, ha effettuato una ricarica postepay da 501 euro, presso una tabaccheria di Ceglie Messapica. Non ha pagato l’operazione e, con la scusa di aver dimenticato il portafoglio, si è allontanato improvvisamente.

Le indagini

Grazie all’analisi delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza è stato identificato. Al momento di ulteriori approfondimenti investigativi, però, è emersa la sorpresa: il 48enne, infatti, ha a suo carico numerose denunce per il reato di truffa commessa in varie località delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, oltre che in altre regioni d’Italia. Il modus operandi adottato è stato sempre lo stesso.

Ha sempre dimenticato il portafoglio…

Dopo essersi presentato con modi gentili e fare distinto in una tabaccheria o edicola abilitata alle ricariche e dopo aver effettuato l’operazione sulla propria carta postepay, solitamente una ricarica per un importo dell’ordine di qualche centinaio di euro, quando si è trattato di pagare la scusa classica è stata quella di avere dimenticato il portafoglio in auto.

A quel punto prendeva il via una sceneggiata: l’uomo, ripetiamo, si scusava, si recava nell’auto parcheggiata nelle vicinanze, faceva finta di ricercare il portamonete, ritornava nel locale, forniva una qualche spiegazione frammentaria mostrandosi costernato per l’evento e, infine, lasciava in pegno nell’esercizio un oggetto di modesto valore, assicurando che si sarebbe ripresentato a breve per saldare il tutto, per poi sparire definitivamente.

È la messinscena fotocopia che ha attuato presso altri esercizi commerciali in provincia di Brindisi, Lecce, Taranto, Matera, Nuoro, Trapani e Agrigento, ottenendo ricariche postepay tra i 70 e i 500 euro, senza mai corrispondere agli esercenti quanto dovuto.



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