Incastrati dagli abiti indossati durante i furti, in due finiscono nei guai per 65 euro

A confermare i “sospetti” è stata la perquisizione domiciliare che ha permesso ai Carabinieri di trovare gli indumenti e gli accessori indossati durante i furti.

Sessantacinque euro: tanto erano riusciti a racimolare nei due furti messi a segno a metà marzo. E ora, per quel magro bottino, due giovani sono finiti nei guai. Si tratta di un 36enne (G.L. le sue iniziali) e un 22enne (F. G. R.) deferiti in stato di libertà dai Carabinieri del Nor – l’aliquota operativa della Compagnia di Tricase che sono riusciti a chiudere il cerchio e dare un volto e un nome agli autori di quei colpi.

I due, come detto, sono ritenuti responsabili del furti perpetrati a Tricase il 18 marzo, in un esercizio commerciale specializzato nella vendita di surgelati e il 20 marzo, due giorni dopo, in un bar. Il modus operanti è stato identico: hanno forzato la porta di ingresso e, una volta dentro, si sono diretti verso l’obiettivo, il registratore di cassa. Solo che il denaro contenuto all’interno era veramente poco, 15 euro nel primo caso e 50€ nel secondo.

A confermare i “sospetti” è stata la perquisizione domiciliare che ha permesso agli uomini in divisa di trovare gli indumenti e gli accessori indossati durante le azioni criminose. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. L’Autorità Giudiziaria è stata informata dell’accaduto dai Carabinieri del N.o.r.



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