Campagna anti-bracconaggio dei Carabinieri Forestali, denunciato cacciatore 53enne 

I militari, a seguito di un controllo, hanno rinvenuto nel carniere 10 esemplari abbattuti di “tortora dal collare”, specie di avifauna esclusa dall’attività venatoria.

Prima denuncia nel Salento della stagione venatoria appena iniziata (apertura ufficiale il 21 settembre scorso).

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli, nel corso di un servizio di pattugliamento mirato al contrasto della caccia illegale e del bracconaggio, hanno effettuato un controllo di rito a un cacciatore all’interno di una pineta in località “Boncore” in comune di Nardò.

Nel carniere sono stati rinvenuti 10 esemplari abbattuti di “tortora dal collare” (Streptopelia decaocto), specie di avifauna esclusa dall’attività venatoria.

I militari hanno quindi provveduto a deferire alla Procura della Repubblica di Lecce il 53enne responsabile dell’illecito, contestandogli il reato sanzionato dall’art. 30, c. 1, lett. h) della Legge n. 157/1992 (Legge-quadro sul prelievo venatorio), per abbattimento, cattura e detenzione di specie non cacciabili a livello nazionale (e di converso nella normativa regionale L. 59/2017).

La selvaggina abbattuta, così come il fucile e le munizioni, sono stati sottoposti a sequestro.

Le violazioni alle norme che regolano il prelievo venatorio e talvolta casi di bracconaggio (attività di caccia abusiva con furto venatorio) sono purtroppo ancora piuttosto diffusi in diverse aree della provincia di Lecce, come dimostrato dai risultati di “Operazione Artemis” condotta dai Forestali nella scorsa stagione.

Una delle violazioni più largamente riscontrate nelle campagne e boschi salentini è quella dell’ utilizzo di richiami elettroacustici, opportunamente occultati, per attirare avifauna e renderne più agevole l’ abbattimento.

Anche quest’ anno i cinque Nuclei dei Carabinieri Forestali della provincia (Lecce, Gallipoli, Maglie, Otranto e Tricase) sono impegnati con il massimo sforzo per garantire la legalità nell’ arco di tutta la stagione venatoria, e nel contempo per verificare il rispetto delle norme di sicurezza (leggasi distanze minime) a tutela dei cittadini residenti nelle campagne, ma anche della viabilità locale e rurale, percorsa da gitanti e turisti soprattutto nelle giornate festive e pre-festive.



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