Vende pesce in auto nel centro storico di Lecce: quando viene multato, minaccia gli agenti. 73enne nei guai

È finita con una denuncia per minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale la trasferta a Lecce di un 73enne di Gallipoli, sorpreso a vendere pesce tra le vie del centro storico.

Quando è stato sorpreso a vendere pesce utilizzando la sua auto come ‘bancarella’ si è beccato una multa per aver allestito una pescheria improvvisata per le strade del centro storico di Lecce, ma anche una denuncia per minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Già, perché il 73enne di Gallipoli finito nei guai, non gradendo il controllo della Polizia Locale, ha assunto un atteggiamento quasi ‘minaccioso’ nei confronti degli agenti.

I fatti

Tutto è cominciato quando il venditore ambulante si è imbattuto in una pattuglia della Polizia Locale in bicicletta. Impossibile non notare che la Fiat Multipla dell’uomo era stata attrezzata a pescheria di fortuna. Nell’abitacolo, infatti, c’erano una bilancia per pesare il prodotto ittico e alcune vaschette in polistirolo contenenti pesce e ghiaccio. Non solo, il 73enne sversava l’acqua di scolo in strada attraverso un tubo posto sul retro.

Le verifiche del caso hanno fatto il resto. Non solo “l’attività” non aveva alcun tipo di autorizzazione commerciale, ma anche il pesce, sottoposto a sequestro amministrativo, era privo della documentazione necessaria a capire la provenienza e la tracciabilità. Insomma, non aveva alcun requisito sulla sicurezza alimentare, motivo per cui il prezioso prodotto del mare è stato destinato alla distruzione, su disposizione dei funzionari dell’ufficio veterinario dell’Asl di Lecce.

L’epilogo, non gradito, ha scatenato una reazione scomposta da parte dell’anziano, che ha assunto un atteggiamento minaccioso nei confronti degli agenti accertatori. Comportamento, come detto, che gli è costato una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale.