Impiega in nero una donna con il reddito di cittadinanza, per il titolare di un bar scattano denuncia e chiusura

Inoltre, l’uomo non aveva sottoposto i dipendenti ai controlli sanitari. Nel corso delle verifiche sono state elevate sanzioni per oltre 10mila euro.

Non solo controlli finalizzati al contenimento della pandemia da coronavirus, o per prevenire e reprimere i reati cosiddetti comuni quali furti, rapine, detenzione, possesso e spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche verifiche affinché vengano rispettate tutte le leggi e le condotte relative al mondo del lavoro.

A Galatina, i Carabinieri della Stazione locale, con il supporto dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, a conclusione di un’attività ispettiva volta al contrasto del fenomeno del lavoro nero e al rispetto delle misure di prevenzione al contagio da covid-19, hanno controllato diverse attività commerciali.

Nel corso delle verifiche sono state elevate sanzioni amministrative per un importo totale di oltre 10mila euro per violazioni delle misure di prevenzione da contagio e il titolare di un bar è stato deferito in stato di libertà in quanto resosi responsabile di non aver sottoposto i dipendenti alla sorveglianza sanitaria prescritta (ammenda di 4.912,00 euro) e per aver occupato in nero una lavoratrice beneficiaria dell’indennità del reddito di cittadinanza.

 

Allo stesso è stato altresì notificato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, per aver impiegato alle proprie dipendenze, personale in nero in misura superiore al 20% dei lavoratori occupati.