Disordini durante Lecce-Inter. Due tifosi rischiano il rinvio a giudizio. Un altro a processo con rito abbreviato

Agli inizi del 2020, tre tifosi del Lecce vennero denunciati dalla Digos perché ritenuti gli autori dei disordini avvenuti nel corso dell’incontro di calcio Lecce-Inter del campionato di serie A.

Rischiano di finire sotto processo con rito ordinario, due presunti autori dei disordini avvenuti il 19 gennaio del 2020 nel corso dell’incontro di calcio Lecce-Inter. Un altro imputato sceglie l’abbreviato. È l’esito dell’udienza preliminare celebratasi giovedì mattina dinanzi al gup Michele Toriello. E.S., 21 anni di Campi Salentina ed S.V., 31 anni di Cavallino, assistiti dall’avvocato Giuseppe Milli, non hanno optato per riti alternativi. Nell’udienza del 7 settembre, il gip Toriello stabilirà se rinviarli a giudizio. Invece, A.C., 53 anni di Copertino, sarà giudicato con rito abbreviato nello stesso giorno, dopo l’istanza presentata dal suo legale, l’avvocato Paolo Spalluto.

Le indagini

I tre tifosi sono accusati di lesioni aggravate, tentata rapina e rapina. Ricordiamo che agli inizi del 2020, tre tifosi del Lecce vennero denunciati dalla Digos perché ritenuti gli autori dei disordini avvenuti nel corso dell’incontro di calcio Lecce-Inter valevole per il campionato di serie A. Venne poi aperto un procedimento penale, sfociato nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura.

Secondo l’accusa, dopo il gol segnato dai nerazzurri (0-1) i tre ultras, scendendo dall’alto della Curva Sud, nel tentativo di impedire l’esultanza degli interisti, che si trovavano nell’anello inferiore, avrebbero cominciato a sferrare pugni e schiaffi, colpendo alcune persone. A farne le spese, una quarantenne che si trovava allo stadio insieme al compagno ed ai figli. La donna, a seguito dell’aggressione, riportò un «trauma contusivo della regione nucale e del rachide cervicale», giudicata guaribile in 10 giorni. Non solo, poiché i tre si sarebbero impossessati della sciarpa interista di un altro tifoso (colpendolo con un pugno), bruciandola sugli spalti. Ed infine, avrebbero tentato di sottrarre la sciarpa ad un tifoso minorenne. Il ragazzo sarebbe anche caduto dai gradoni, per fortuna senza gravi conseguenze.



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