Arriva il dissequestro di quasi 2.000 mascherine anti-covid19 dopo l’operazione della Guardia di Finanza dei giorni scorsi. Il provvedimento del Tribunale del Riesame (Presidente Carlo Cazzella, a latere Pia Verderosa e Antonio Gatto) è scaturito a seguito del ricorso dell’avvocato Vincenzo Magi, legale della “Sanitaria Vito Fazzi”, specializzata nella vendita al dettaglio di articoli sanitari e medicali.
I giudici hanno accolto la tesi della difesa secondo la quale il fatto contestato non costituisce reato. Nello specifico, il legale ha sostenuto come nel comportamento della propria assistita non sia rintracciabile alcun elemento di dolo e di volontà di compiere manovre speculative tali da influenzare il mercato nel suo complesso.
Manola Bisconti, titolare della Sanitaria, risulta indagata per l’ipotesi di reato di “manovre speculative su merci”. Intanto, annuncia che donerà 1.000 mascherine, tra quelle sequestrate, al Centro Oncologico-Pediatrico del Vito Fazzi.
L’operazione disposta dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci ed eseguita a Lecce dalla Guardia di Finanza, il 5 aprile scorso, ha portato al sequestro di quasi 2.000 mascherine chirugiche pronte ad essere vendute a 5 euro al pezzo praticando così, secondo gli investigatori, un ricarico di ben il 410% sul prezzo di acquisto, risultato pari a 1,22 euro.
