Scatta il divieto di avvicinamento alla ex per il 35enne che era stato accoltellato dal padre della giovane, dopo una colluttazione.
Ci sono dunque nuovi sviluppi nella vicenda culminata, il 4 settembre scorso, nei pressi del piazzale della stazione a Galatina, in un violento litigio.
L’indagato, un 35enne del posto, difeso dall’avvocato Luigi Rella, risponde dell’ipotesi di reato di lesioni personali, dopo i primi accertamenti investigativi sul grave episodio che fin dalle prime battute aveva assunto contorni poco chiari.
L’uomo, quel giorno, venne raggiunto da alcuni fendenti dal papà della ex fidanzata.
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, i due, entrambi di Galatina, si erano incontrati per un chiarimento su una relazione che era diventata da tempo assai tormentata. Ed avrebbero iniziato a litigare violentemente, tanto che la ragazza avrebbe chiamato il padre per chiedergli aiuto e andare a prenderla.
Il genitore, un 52enne del posto, si è recato in auto nel luogo indicatogli. Nel corso dell’incontro è sorto un acceso diverbio con l’ex fidanzato della figlia. Ed è nata un’accesa colluttazione tra i due che ha reso necessario l’intervento sul posto dei carabinieri e di un’ambulanza del 118.
Il 35enne, dopo la violenta lite, è stato trasportato presso l’ospedale di Tricase. Ed ha riportato una serie di ferite da taglio sul braccio che sarebbero state provocate, presumibilmente, da un coltello di piccole dimensioni. Per lui, i sanitari hanno stabilito una prognosi di 30 giorni.
In seguito ad ulteriori accertamenti investigativi, però, sarebbero emersi ulteriori retroscena sull’aggressione, che hanno portato il gip Silvia Saracino ad emettere, su richiesta del pm, il provvedimento del divieto di avvicinamento alla ragazza, nei confronti del suo ex.