Il giudice esprime dubbi sul movente e nonostante l’esclusione della mafiosità, pone l’attenzione sul contesto della criminalità organizzata in cui è maturato l’omicidio, dopo l’interrogatorio di ieri di Lucio Sarcinella. Parliamo del killer reo confesso di Antonio Amin Afendi, quest’ultimo già scampato ad un agguato per mano di un’altra persona e collegato, secondo gli inquirenti, all’ex boss della Scu, Augustino Potenza, ucciso otto anni fa, nei pressi di un supermercato.
Nell’ordinanza di 22 pagine del gip Anna Paola Capano, con cui non è stato convalidato il fermo, per assenza del pericolo di fuga, ma applicato il carcere nei confronti di Lucio Sarcinella, il giudice sostiene che vi siano le esigenze cautelari, affermando: “L’omicidio per il quale si procede risulta maturato in un contesto contraddistinto da elevata consistenza criminale nel quale Sarcinella appare pienamente inserito”. E continua il gip: “ Non appaiono credibili infatti le dichiarazioni generiche e poco circostanziate relative al movente sotteso all’azione delittuosa ed agli accesi contrasti con la vittima Afendi”. Ed aggiunge il giudice: “L’esperienza detentiva già patita…non ha sortito alcun effetto sulla sua ostinata determinazione a delinquere commettendo delitti che comportano l’uso di violenza anche sulla persona”.
Va detto che Sarcinella, assistito dall’avvocato Simone Viva, nel corso dell’interrogatorio in carcere di martedì, davanti al gip, ha confermato quanto già detto ai pm e che esasperato per le continue minacce rivolte alla famiglia ed a sua moglie, dopo avere visto Afendi per le vie del centro di Casarano, in un impeto di rabbia, lo ha ucciso con tre colpi di pistola.
Ad ogni modo, dopo l’interrogatorio, Lucio Sarcinella, 27 anni di Casarano, resta in carcere con l’accusa di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione (escludendo quella del favoreggiamento dell’associazione mafiosa).
Difatti, secondo il gip: “Nonostante il breve lasso di tempo intercorso tra il proposito omicida ed il suo compimento, esso è stato comunque tale da consentire a Sarcinella di recarsi in campagna per procurarsi l’arma che avrebbe adoperato per l’omicidio e rinnovare dunque fino all’ultimo il suo proposito delittuoso, nonostante l’invito a desistere da parte del Sabato”.
Invece, nel pomeriggio di domani, il medico legale Roberto Vaglio eseguirà l’autopsia per stabilire con esattezza la dinamica dell’omicidio di Antonio Amin Afendi, 32 anni di Casarano, avvenuto sabato mattina, verso le 11, nei pressi di un bar pieno di gente nel centro di Casarano. Le parti non hanno nominato un consulente di parte.
Nell’avviso di conferimento dell’incarico al medico legale compare oltre a Lucio Sarcinella, anche il nome dell’altro indagato. Si tratta di A. S., 26enne di Matino che risponde, come atto dovuto, di concorso in omicidio e in porto abusivo d’arma.