Spedizione punitiva a colpi di martello a Campi. Chiusa l’inchiesta. Due indagati per tentato omicidio

Intanto, però, il gip ha rimesso in libertà Alessio Elia, 31 anni di Squinzano, dopo gli accertamenti del Dna sul martello.

La Procura ha chiuso le indagini sul tentato omicidio di un 37enne di Campi Salentina, ferito gravemente a colpi di martello.

L’avviso di conclusione porta la firma del sostituto procuratore Paola Guglielmi. Nell’avviso compaiono i nomi di Alessandro Salvini, 29enne di Lecce e Alessio Elia, 31 anni di Squinzano.

Rispondono dell’ipotesi di reato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione e violazione di domicilio.

Alessio Elia, dopo l’istanza presentata dal suo legale, l’avvocato Mariangela Calò, che ne chiedeva la scarcerazione, alla luce degli esiti dell’esame del Dna, è stato scarcerato in queste ore dal gip Laura Liguori e rimesso in libertà.

Difatti, sono terminati gli accertamenti tecnici biologici, anche di natura non ripetibile sul materiale repertato, eseguiti dai carabinieri del Ris di Roma.

In base a quanto emerso dai risultati depositati a fine agosto, non sono state rilevate sul martello, tracce biologiche appartenenti a Elia, dopo la comparazione effettuata dai Ris. Ha partecipato alle operazioni peritali anche il consulente tecnico di parte, la specialista Marina Baldi.

Invece, sia sul battente a cuneo che sull’impugnatura dell’arnese sequestrato in fase di indagine, sono state trovate tracce biologiche riconducibili a Salvini ed alla presunta vittima di aggressione.

Alessandro Salvini, 29enne, è difeso dall’avvocato Cosimo DAgostino e potrà chiedere di essere interrogato o produrre memorie difensive, prima che la Procura avanzi richiesta di rinvio a giudizio.

Le indagini

La violenta aggressione si è verificata a Campi Salentina, in via Manzoni, nella notte del 24 ottobre del 2020. Secondo il pm Guglielmi si sarebbe trattata di una spedizione punitiva, pianificata nei minimi dettagli e messa appositamente in atto in orario notturno. A dare l’allarme è stata la madre della vittima, che ha riferito ai carabinieri che Salvini ed Elia lo avrebbero picchiato alla testa con un martello. In base a sostenuto dalla Procura, i due indagati avrebbero prima divelto la porta di casa. Una volta entrati nell’abitazione, avrebbero colpito il 37enne con inaudita ferocia, sferrandogli calci e pugni e colpendolo in testa e sul viso, con un martello ed una sedia.

La vittima rimediava una serie di fratture e dopo essere giunto in ospedale in codice rosso, veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al cranio. Il movente della spedizione punitiva  sarebbe da ricondurre al fatto che l’uomo, da pochi giorni, avesse interrotto la relazione con la moglie, parente di Salvini.

Salvini, durante l’udienza di convalida dell’arresto, ha riferito di essere stato prima aggredito dal cognato con il martello, rimediando delle lesioni. Invece, Elia ha riferito di non avere partecipato ai fatti e di essere rimasto a casa. Il gip ha poi confermato l’arresto e il carcere per entrambi. Alla luce degli accertamenti dei Ris, come detto, Elia è stato scarcerato.

(Immagine di repertorio)



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