A Otranto un’esercitazione di security portuale. Allarme bomba su nave da crociera, intervengono gli Artificieri

All’esercitazione, effettuata sotto il coordinamento della Prefettura di Lecce, hanno preso parte la Guardia Costiera di Otranto, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco e il 118

La Capitaneria di porto di Gallipoli – in qualità di Autorità designata in materia di security portuale – ha svolto un’esercitazione durante la quale è stata simulata la presenza di un ordigno a bordo di una nave passeggeri all’ormeggio nel porto di Otranto, allo scopo di valutare l’efficacia dell’attivazione delle procedure operative previste per un simile scenario.

All’esercitazione, effettuata sotto il coordinamento della Prefettura di Lecce, hanno preso parte la Guardia Costiera di Otranto, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco e il 118, oltre al personale di security dell’impianto portuale di Otranto e l’equipaggio della nave da crociera “La Belle Adriatique”, che si trovava agli ormeggi nel porto, con a bordo 166 passeggeri e 49 membri dell’equipaggio.

Secondo lo scenario pianificato, la Prefettura di Lecce ha inviato una comunicazione urgente ricevuta attraverso i canali di Sicurezza del Ministero dell’Interno, con la quale è stato segnalato alla Sala Operativa della Guardia Costiera la presenza di una bomba a bordo, facendo scattare l’emergenza, con l’immediata attivazione delle misure di security della nave e dell’impianto portuale, che prevedono la sospensione delle operazioni portuali in corso, nonché l’avvio immediato di operazioni di “bomb search” (ricerca ordigno) da parte dell’equipaggio.

Al termine delle ricerche, la scoperta di un potenziale ordigno esplosivo di fabbricazione artigianale ha reso necessaria l’immediata evacuazione della nave e l’intervento del Nucleo Artificieri dei Carabinieri, di stanza a Lecce, mentre tutte le forze di polizia si sono occupate della gestione dell’ordine pubblico in fase di evacuazione nave, scortando tutti i passeggeri e l’equipaggio in un’apposita area di sicurezza. Anche in mare, le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno pattugliato la zona prospicente l’area a rischio esplosione in maniera da interdirne la navigazione.

Il Nucleo Artificieri, una volta in porto, è salito a bordo della nave coadiuvato dal personale di security dell’equipaggio e, utilizzando le proprie apparecchiature radiografiche, ha verificato il dispositivo sospetto rinvenuto a bordo, confermando la presenza di un pericoloso ordigno esplosivo.  Gli Artificieri, utilizzando particolari equipaggiamenti di sicurezza, ha prelevato l’ordigno, portandolo all’esterno della nave per il successivo brillamento controllato. Una volta bonificata l’area, l’esercitazione si è conclusa con il rientro a bordo dell’equipaggio e dei passeggeri e con la ripresa delle regolari operazioni portuali.

Lo scenario particolarmente complesso e la contestuale presenza di una nave passeggeri in banchina hanno costituito un’ottima occasione per testare con soddisfazione l’efficacia della risposta a questa tipologia di emergenze, nell’ottica di perseguire un costante miglioramento degli standard di addestramento dei diversi attori istituzionali coinvolti a vario titolo



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