![](https://www.leccenews24.it/wp-content/uploads/2018/04/25123834/Vigili-del-Fuoco--653x367.jpg)
Muove i primi passi l’inchiesta sul tragico incendio della fabbrica di fuochi, in cui un 19enne ha perso la vita ed un operaio versa in gravissime condizioni.
L’inchiesta, coordinata dal Procuratore Aggiunto Elsa Valeria Mignone e dal Sostituto Procuratore Stefania Mininni, è appena stata avviata e si procede per omicidio colposo e lesioni personali colpose gravissime, in violazione delle norme di sicurezza sul lavoro.
Si intende accertare l’esatta dinamica dell’incidente e cosa abbia innescato l’esplosione. E poi, verificare se l’azienda fosse a norma e in possesso di tutte le autorizzazioni.
Come mero atto dovuto, è stato iscritto nel registro degli indagati, il padre della vittima, Dario Cosma, socio di maggioranza dell’azienda. È assistito dagli avvocati Massimo Bellini e Francesca Conte.
Nella giornata di venerdì, è stato disposto un doppio sequestro probatorio. Sono stati, difatti, apposti i sigilli al capannone in Contrada Palombi ad Arnesano. Inoltre, gli uomini dello Spesal hanno sequestrato l’intera documentazione della fabbrica (certificazioni, permessi, pratiche edilizie etc).
Nelle scorse ore, il medico legale Alberto Tortorella ha effettuato un esame esterno, da cui emergerebbe che la morte sia stata causata da un trauma cranico, a seguito del violento scoppio.
La tragedia
Nella mattinata di venerdì, intorno alle ore 8.30 si è verificata un’esplosione ai danni di una fabbrica di fuochi d’artificio sita in Contrada Palombi ad Arnesano. Creando il crollo di una parte della struttura.
Nel punto in cui si è consumata la deflagrazione, all’interno dell’azienda di famiglia, erano presenti due persone: Gabriele Cosma, 19enne ed R.G. 43enne, operaio.
L’esplosione è stata fatale per il primo, mentre, il secondo è stato trasportato d’urgenza in codice rosso presso il Reparto Grandi Ustionati dell’ospedale “Perrino” di Brindisi.
Le indagini sono condotte dai Militari dell’Arma del Gruppo Artificieri, del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Lecce e come detto dallo Spesal.
Non ci sarebbero testimoni oculari di quanto accaduto.