Irregolare e con precedenti, espulso un 32enne tunisino. Non potrà tornare in Italia prima di 10 anni

Gli agenti della Sezione Rimpatri della Divisione Immigrazione hanno eseguito un provvedimento di espulsione emesso a fine gennaio dal Prefetto di Lecce a carico di un 32enne di nazionalità marocchina irregolare sul territorio nazionale.

Il controllo dei poliziotti del Commissariato di Nardò si è concluso con un provvedimento di espulsione scattato nei confronti di un 32enne tunisino che non potrà rientrare in Italia per i prossimi 10 anni. I guai per l’uomo – con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona e spaccio di sostanze stupefacenti – sono cominciati quando gli agenti lo hanno fermato alla fine del mese di gennaio.

Dal controllo è emerso, tra le altre cose, che era destinatario di un altro provvedimento di espulsione con rimpatrio nel paese di origine, emesso dal Prefetto di Livorno il 28 agosto 2017, in quanto irregolare sul territorio nazionale. Nonostante ciò era rientrato illegalmente in Italia a febbraio del 2019. Provvedimento a cui si è aggiunto quello Prefetto di Lecce a fine gennaio, eseguito nei giorni scorsi dagli agenti della Sezione Rimpatri della Divisione Immigrazione.

Il 32enne di nazionalità marocchina, irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato (nel gennaio del 2020) e processato per direttissima dal Tribunale di Lecce, a seguito del quale è stato sottoposto alle misure alternative al trattenimento presso il proprio domicilio di Nardò fino alla effettiva esecuzione del provvedimento di rimpatrio avvenuto pochi giorni fa con volo diretto da Roma Fiumicino per Casablanca.

Il 32enne tunisino, come detto, non potrà rientrare in Italia prima di 10 anni.