Evade dai domiciliari per incendiare il negozio che aveva rapinato, 22enne finisce in Carcere

Evade dai domiciliari per incendiare il negozio di abbigliamento che aveva provato a rapinare nel 2016. Incastrato, per un 22enne di Veglie si sono aperte le porte del Carcere.

Evade dai domiciliari, dove era finito per una rapina, per cercare di dare fuoco ad un negozio di abbigliamento. Non uno qualunque, ma quello che gli era costato arrestato nel novembre 2016. Nuovi guai per Vito Frisenda, 22enne di Veglie, arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della locale stazione.

Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 14.30 quando il giovane è uscito dalla sua abitazione, nonostante fosse ai domiciliari, per raggiungere l’attività commerciale che aveva tentato di ‘ripulire’ due anni e mezzo prima. Una volta raggiunta la porta di ingresso ha versato del liquido infiammabile sulla saracinesca, probabilmente benzina, e ha appiccato il fuoco. Le fiamme, fortunatamente, si sono spente da sole, contenendo i danni lievi, ma non sono coperti da assicurazione.

Quando gli uomini in divisa sono riusciti a chiudere il cerchio, anche grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, per il 22enne sono scattate le manette. Al termine delle formalità di rito, per il giovane si sono aperte le porte del Carcere di Lecce.

Il doppio colpo nel 2016

Era il 3 novembre, quando il giovane pensò di rapinare un negozio di abbigliamento, ma riuscì a racimolare appena 70 euro. Un bottino misero, restituito al legittimo proprietario dopo essere stato rintracciato dai militari. Il colpo gli costò una denuncia, ma non deve aver imparato la lezione se qualche giorno dopo prese di mira l’Ufficio Postale. Armato di coltello, ha minacciato il cassiere per farsi consegnare il denaro, salvo poi ‘rinunciare’ e scappare via a mani vuote.



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