Pugno duro del Questore: stop agli eventi del Gallipoli Resort per 15 giorni. Diffidato anche il Praja

Dopo gli episodi violenti dei giorni scorsi (un accoltellamento, un arresto per spaccio e una rissa) il Questore di Lecce ha adottato dei provvedimenti severi nei due locali della riviera jonica. “La sicurezza non può soccombere al profitto”

«La sicurezza dei cittadini non può soccombere al profitto economico». Con questa motivazione il Questore di Lecce, Leopoldo Laricchia ha sospeso per quindici giorni tutte le attività del Gallipoli Resort, teatro negli ultimi giorni di due episodi “gravi” che oltre a rappresentare un pericolo per i cittadini e, di riflesso, per l’ordine pubblico hanno destato non poco allarme sociale. Come si legge nella dura nota, il primo episodio (l’accoltellamento di un buttafuori) ha coinvolto soggetti che avrebbero dovuto, attese le finalità delle mansioni espletate, garantire il regolare svolgimento dell’attività autorizzata, vigilando al fine di verificare la presenza di eventuali sostanze illecite o oggetti proibiti che potessero essere impropriamente utilizzati, mettendo a rischio l’incolumità o la salute delle persone. L’altro riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti.

La severa decisione per tutelare la sicurezza

Da qui la decisione del Questore che, in qualità di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, ha ritenuto necessario ed urgente impedire il protrarsi di situazioni di pericolosità sociale, adottando un provvedimento ai sensi dell’art.100 T.U.L.P.S. di sospensione dell’attività di “ trattenimenti danzanti ed attrazioni varie” svolta  nelle pertinenze scoperte del complesso turistico ricettivo “ Gallipoli Resort”,  per la durata di 15 giorni dalla notifica del provvedimento che è stata eseguita nella serata del 4 agosto dal Dirigente del Commissariato di Gallipoli.

Diffida al Praja

Diffidata anche la proprietà della discoteca Praja, in ottemperanza al protocollo di intesa per la  sicurezza nei locali di intrattenimento, attuativo dell’accordo quadro nazionale del 21 giugno 2016. Lo scopo: evitare il ripetersi di episodi gravi per l’ordine pubblico dentro, fuori e nelle immediate vicinanze dell’immobile. Anche in questo caso, il provvedimento è scattato dopo che gli interventi dei Carabinieri, che si sono precipitati nella struttura in più di un’occasione per sedare aggressioni e risse.

Un addetto alla security accoltellato

Come detto, il provvedimento nasce da due episodi in particolare. L’orologio segnava le 23.55 del 1 agosto quando una pattuglia dei Carabinieri si è precipitata nella struttura ricettiva sulla strada provinciale 52 che conduce a Sannicola, dove era in programma uno dei tanti aventi musicali previsti nel calendario. Il motivo? Poco prima era stato accoltellato un addetto ai servizi di controllo dell’attività di intrattenimento e di spettacolo. Dai successivi controlli l’uomo è risultato anche gravato da precedenti penali per reati contro il patrimonio ed in materia di armi e sostanze stupefacenti. Soccorso e accompagnato al Sacro Cuore di Gesù, se l’è cavata con una prognosi di 10 giorni, mentre l’autore del gesto, anche lui noto alle forze dell’ordine ha riportato una prognosi di 20 giorni, essendo stato percosso, secondo quanto dichiarato, da altro personale addetto al servizio di security.

L’arresto per spaccio di droga

Non è finita. Poco dopo, all’1:15 una pattuglia del Commissariato di Gallipoli, intervenuta sul posto per dare ausilio agli stessi militari, mentre effettuava un controllo dell’area interessata dallo svolgimento dell’evento, notava, su un percorso poco illuminato che conduce alla piscina, un giovane intento a cedere della sostanza stupefacente. Nell’occasione sono stati sottoposti a sequestro 19 involucri contenenti Ketamina, bustine contenenti sostanza stupefacente del tipo MDMA ed il provento della attività di spaccio. Contestualmente veniva arrestato nella flagranza del reato di detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti un diciannovenne gravato da precedenti specifici.

La replica della proprietà del Gallipoli Resort

Con un comunicato stampa la proprietà del Gallipoli Resort a voluto fare chiarezza sulla confusione creata da alcuni articoli giornalistici “accompagnati da titoli roboanti” che, a loro dire, sono ben distanti dai fatti, così come sono accaduti. Una precisazione necessaria, soprattutto per tutelare l’immagine e l’operato di una struttura ricettiva che, da sempre, si è contraddistinta per il rispetto delle regole e per la qualità dei servizi offerti ai propri clienti.

Il primo chiarimento riguarda l’accoltellamento del buttafuori. “Innanzitutto – si legge –  ci preme sottolineare come l’episodio dell’accoltellamento non sia avvenuto all’interno della zona del Gallipoli Resort nella quale si è svolto l’evento, ma l’aggressore – da quanto ci risulta – ha agito all’esterno dei cancelli di ingresso con la prerogativa di forzare il varco di filtraggio posto in essere dalla sicurezza. A tal proposito, è importante aggiungere che la società organizzatrice della serata, Musica&Parole S.r.L., si è prodigata, come anche previsto dall’accordo che regola i rapporti tra le parti, per porre in essere tutte le misure di sicurezza necessarie e richieste dalle autorità competenti per concedere il nullaosta all’evento. L’episodio che si è verificato, infatti, non è certamente riconducibile a mancanze attribuibili alla struttura o agli organizzatori”.

Sullo stop imposto dal Questore per 15 giorni, invece, la proprietà replica: “Per quanto concerne le misure restrittive, un provvedimento di sospensione delle attività per 15 giorni, che il questore di Lecce avrebbe adottato nei confronti del Gallipoli Resort, è fondamentale precisare come la stessa struttura si sia solo limitata ad ospitare l’evento, concedendo in uso gli spazi, giusta regolare contratto registrato, ma non è organizzatrice dello stesso. I titoli, però, si sono accaniti contro il Gallipoli Resort, certamente bersaglio più in vista: è dovere del giornalista, ci teniamo a ricordarlo, attenersi alla realtà dei fatti e non elaborarli in modo fuorviante per il lettore. Il provvedimento, del quale il Gallipoli Resort non ha avuto ancora alcuna notizia né notifica (anche perché, ripetesi, non si è occupata dell’organizzazione dell’evento come sopra chiarito), non riguarda comunque le altre attività e la ricettività della struttura, a differenza di quanto si potrebbe apprendere dalla lettura di alcuni titoli riportati dagli organi di stampa. L’attività invero prosegue spedita nel suo percorso trovando sempre maggiore gradimento, da parte dei suoi numerosi ospiti, per l’elevata qualità dei servizi offerti”.

“In conclusione, lungi da noi voler polemizzare sia su questioni di natura politica che sulle decisioni delle autorità giudicanti, ma interveniamo soltanto per ripristinare la corretta ricostruzione della vicenda. La nostra attività, vogliamo rimarcarlo a gran voce, si è sempre contraddistinta per il massimo rispetto delle istituzioni e della magistratura, da anni è attiva sul territorio per promuovere nel miglior modo possibile Gallipoli e le sue bellezze, facendosi portavoce di un turismo di qualità che continua a far registrare, anche in una stagione in cui molti operatori del settore lamentano un forte recesso, numeri in controtendenza con il panorama locale, ad ulteriore testimonianza della bontà del lavoro svolto. Ed è proprio alla luce di queste considerazioni che, confidando come sempre con fiducia massima nell’operato degli organi di controllo, chiediamo che venga ripristinata la verità a livello di informazione, per non vederci costretti ad adire tutte le vie in nostro possesso per tutelare il nome del Gallipoli Resort”.