Abbandona i rifiuti pericolosi, ma le foto-trappole lo incastrano: nei guai un incivile

Le foto-trappole hanno immortalato un incivile che ha abbandonato i rifiuti lontano dal centro abitato di Cutrofiano: ad incastrarlo il veicolo utilizzato. Indagini della Municipale in corso

Un deposito abusivo di rifiuti, abbandonati lontano da occhi indiscreti. È la scoperta degli uomini della Polizia Locale di Cutrofiano che si è “imbattuta” nel cumulo di spazzatura lasciato da un incivile durante un controllo del territorio.

Gli agenti hanno trovato di tutto: pesticidi e olii minerali contenuti in taniche di plastica gettati lì, a pochi chilometri dal centro urbano. In realtà, non è stato un ritrovamento casuale. L’allarme è scattato grazie alle foto-trappole, installate in una zona solitamente poco difficile da controllare, soprattutto dopo il tramonto, nelle ore serali e notturne, quando è più facile (almeno così pensano gli sporcaccioni) abbandonare i rifiuti con la complicità del buio, sperando così di farla franca.

Il movimento ‘sospetto’, invece, non è sfuggito all’occhio elettronico che hanno registrato il gesto, in tempo reale. La mail con in allegato il fotogramma che immortalava il furbetto è arrivata nelle mani della Municipale di Cutrofiano. Senza perdere tempo, sono subito scattati sopralluoghi e accertamenti che hanno portato ad individuare il veicolo utilizzato e sequestrarlo su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il sequestro è scattato anche per i rifiuti scaricati che sono stati recuperati da una ditta specializzata e sottoposti ad esame chimico per documentarne il grado di pericolosità per la salute, ed anche per evitarne la dispersione nel terreno circostante. Il proprietario del mezzo, invece, denuncia a piede libero, per violazione del Testo Unico sull’Ambiente.

«Il controllo del territorio – ha commentato il comandante della Polizia Locale di Cutrofiano – non può prescindere dalla tutela dell’ambiente. Le aree urbane, ma anche quelle rurali, devono rimanere una risorsa ambientale per la collettività e non essere considerate da alcuni, una comoda pattumiera».

 



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