Anche se la stagione estiva è tutt’altro che conclusa, il primo bilancio dei trasgressori dell’estate del 2019 non è affatto positivo. Le molte fototrappole dislocate nel territorio di Porto Cesareo hanno permesso di individuare e multare moltissimi incivili per abbandono di rifiuti.
È stata la collaborazione tra l’Amministrazione comunale e i Vigili Urbani del comune salentino ad individuare i trasgressori, puntualmente ripresi dalle telecamere attive tutto il giorno in diversi punti. Le singole sanzioni a carico degli incivili ammontano a circa 300 euro. Il numero di trasgressori già individuati sembra, però, destinato a crescere ancora e i numeri non sono dalla parte del rispetto dell’ambiente. Agosto è, infatti, il periodo di punta a causa dell’elevata presenza di turisti e salentini in vacanza, durante le ferie estive.
Un bilancio tutt’altro che positivo, soprattutto se si guarda all’anno scorso. Se nel 2018 sono state sanzionate oltre 100 persone, per un totale di 16mila euro di multe a carico degli ‘sporcaccioni’, nel 2019 il bilancio finale sembra destinato ad essere ben più tragico. Solo nel mese di giugno, in cui non si registrano i picchi massimi di presenza di turisti, le sanzioni effettuate erano già 60 e sempre più numerose sono quelle elevate in questi giorni.
“Lungo le strade del comune nelle loro pertinenze nonché in aree ad elevato valore ambientale – spiega il sindaco Salvatore Albano -, vengono abbandonate costantemente elevate quantità di rifiuti, anche speciali, con effetti devastanti sia sul piano della tutela ambientale che della normale convivenza civile. Tali abbandoni creano aree degradate e situazioni di criticità anche sotto il profilo igienico-sanitario, la rimozione di queste micro discariche comporta oneri non indifferenti per il bilancio dell’ente”.
E la colpa di questa inciviltà non è da dare tutta a chi in Salento ci viene solo per vacanza. Anzi, a commettere le infrazioni sono tanto i turisti che i residenti. A queste trasgressioni, poi, si aggiungono casi di abbandono di rifiuti di utenza domestica nei cestini delle piazze, un segno evidente che molti trasgressori non utilizzano il servizio di raccolta differenziata porta a porta.