Sorpresi mentre cercano il gps su un’auto rubata tentato la fuga, arrestati due brindisini

Sorpresi mentre cercavano il sistema Gps su un’auto che avevano rubato poco prima, per due brindisini si sono aperte le porte del Carcere di Lecce.

Tante, troppe segnalazioni di furti d’auto avevano spinto gli agenti della Polizia di Stato ad alzare la soglia dell’attenzione per cercare gli autori di quelle ‘scorribande’ notturne alla ricerca di veicoli da portar via. La caccia agli ignoti alla fine ha premiato. Nella notte gli uomini della Squadra Mobile di Lecce, insieme ai colleghi della Sezione Volanti, hanno arrestato due ladri volti noti alle forze dell’ordine. Si tratta di Cosimo Carone, 53enne e Cosimo Ragusa, 48enne. Entrambi di Brindisi. I poliziotti, impegnati in un servizio finalizzato proprio al contrasto dei reati predatori, hanno notato che si intrufolavano all’interno di un oliveto, a pochi passi dalla rampa di accesso della Strada Statale 613 che da Lecce conduce a Brindisi. Proprio lì, all’altezza dello svincolo Trepuzzi, avevano trovato durante diversi sopralluoghi pezzi di macchine come centraline elettroniche o sistemi satellitari GPS. Insomma, parti di veicoli probabilmente rubati.

Sorpresi mentre cercano il gps di un’auto rubata

I due erano arrivati in campagna al volante di due veicoli. Uno, un Fiat Doblò attrezzato per il trasporto dei disabili, era stato rubato poco prima in città. È stato in questo momento che per loro sono cominciati i guai. I poliziotti, infatti, li hanno sorpresi proprio mentre stavano ‘controllando’ il mezzo che avevano ‘prelevato’ alla ricerca di eventuali sistemi Gps. Una mossa importantissima per non permettere la localizzazione del veicolo che, ormai irrintracciabile, poteva essere eventualmente smontato. I componenti sarebbero stati poi destinati al mercato clandestino dei ricambi di veicoli usati, il più delle volte di incerta provenienza, dopo che avevano già forzato i nottolini di aperture portiere e di accensione ed avviato il veicolo con falsa centralina precedentemente predisposta.

Il tentativo di fuga

Quando hanno capito di essere stati scoperti, i due hanno cercato di fuggire via, ma sono stati bloccati dagli agenti e condotti in Questura. Una volta concluse le formalità di rito, per i brindisini si sono aperte le porte del Carcere di Lecce, dove si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto.

Il veicolo sottratto, invece, è stato restituito al legittimo proprietario, una persona diversamente abile, prima ancora che avesse preso coscienza di quanto accaduto. E, soprattutto, prima che la situazione avesse preso una piega “pericolosa” come accaduto qualche giorno fa, il 22 febbraio, quando un’altra coppia di pluripregiudicati brindisini sono stati sorpresi in via Vecchia San Pietro, mentre tentavano di forzare la serratura di una Fiat500 in sosta. I due, alla vista degli agenti della Squadra Mobile, sono fuggiti via. Alla fine, anche loro sono stati bloccati non senza difficoltà. Durante l’inseguimento, infatti, un poliziotto, scavalcando i muri di alcune villette, ha riportato delle leggere lesioni, abrasioni ed escoriazioni varie, medicate dal personale del 118. Anche la 500 è stata restituita al proprietario, prima ancora che questi avesse preso coscienza di quanto occorso.



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