Comandante dei carabinieri di Trepuzzi indagato per un “mancato” arresto: il giudice archivia l’inchiesta

Giovanni Papadia, comandante dei Carabinieri di Trepuzzi, era stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di abuso d’ufficio e favoreggiamento

Si conclude con l’archiviazione del procedimento giudiziario la vicenda che ha visto coinvolto, nelle scorse settimane, il comandante dei Carabinieri di Trepuzzi. Il decreto è stato emesso dal gip Sergio Tosi, dopo l’istanza della Procura che non ha ravvisato alcuna ipotesi di reato penale.

Giovanni Papadia era stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di abuso d’ufficio e favoreggiamento per un “mancato” arresto. Il pm Paola Guglielmi aveva aperto un fascicolo, dopo una denuncia.

Papadia, assistito dall’avvocato Antonio Savoia, è stato successivamente ascoltato in Procura nelle scorse settimane ed ha fornito la propria versione dei fatti, respingendo gli addebiti. A seguito dell’interrogatorio e dei successivi accertamenti investigativi, il pm ha avanzato la richiesta di archiviazione, poi accolto dal gip.

L’inchiesta

Secondo quanto ricostruito dai denuncianti, dopo l’aggressione avvenuta in un bar del paese e la querela presentata da un giovane trepuzzino, Papadia avrebbe inviato un’informativa per esporre i fatti e permettere alla Procura di trarre le dovute conclusioni. Non avrebbe, però, avvisato tempestivamente il pm di turno, per chiederne immediatamente l’arresto, nonostante ci fossero i presupposti per procedere.

Secondo la Procura, il carabiniere non avrebbe posto in essere atti diretti a dissuadere le due vittime nello sporgere denuncia per l’aggressione subìta; né tantomeno ad aiutare l’indagato ad eludere le investigazioni al fine di procurasi un ingiusto profitto.

Il pm Guglielmi riteneva però che, dagli atti, emergessero alcune negligenze “colpose”. Soprattutto avrebbe dovuto notiziare il magistrato di turno di quanto accaduto e procedere di conseguenza.



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