Rifiuti abbandonati e irregolarità a bordo di una nave da crociera, continuano i controlli della Guardia Costiera

Prosegue l’attività di controllo della Guardia Costiera di Otranto: scoperta una discarica di rifiuti a cielo aperto e una violazione a bordo di una nave da crociera.

Il mare d’Otranto, specchio di bellezza e crocevia di rotte antiche, continua a essere “sorvegliato” con attenzione dagli uomini della Guardia Costiera che, negli ultimi giorni, hanno intensificato i controlli in materia ambientale, proseguendo la costante opera di tutela del territorio e del patrimonio marino.

Durante l’attività sul rispetto della normativa europea e nazionale in materia di gestione dei rifiuti, i militari hanno “scoperto” della spazzatura abbandonata in area pubblica del comune. I rifiuti rinvenuti, perlopiù riconducibili ad attività economico–produttive locali, hanno fatto scattare le indagini per individuare i responsabili del gesto.
Le telecamere di videosorveglianza e la documentazione commerciale trovata tra i rifiuti sono ora al vaglio degli inquirenti.

Con le recenti modifiche al Testo Unico Ambientale, l’abbandono di rifiuti costituisce un reato punito con un’ammenda che varia da 1.500 a 18.000 euro. Qualora il reato sia commesso da titolari di imprese, la sanzione può salire fino a 27.000 euro.

Ma l’attività di controllo non si è fermata a terra. Nel porto idruntino, durante un’ispezione a bordo di una delle navi da crociera che hanno fatto scalo, di recente, nella Città dei Martiri, gli ispettori ambientali della Guardia Costiera hanno rilevato una violazione in materia di gestione dei rifiuti e delle emissioni in atmosfera.

La normativa impone, infatti, al comandante di ogni nave di trasmettere la “notifica anticipata dei rifiuti” all’autorità marittima competente, indicando la capacità di stoccaggio e le quantità da conferire.
A seguito di una minuziosa ispezione a bordo del pool di ispettori ambientali della Guardia Costiera
di Otranto, è emerso che i dati dichiarati non corrispondevano alla reale capacità verificata a bordo. In poche parole, il Comandante aveva dichiarato una capacità di stoccaggio dei rifiuti superiore a quella verificata durante il controllo. Per questo motivo, è scattata una sanzione amministrativa superiore ai 3.000 euro.

La tutela dell’ambiente marino e costiero resta uno degli obiettivi prioritari della Guardia Costiera, impegnata quotidianamente nella prevenzione e repressione delle violazioni ambientali.

Attraverso controlli mirati, tecnologie di monitoraggio avanzate e la collaborazione con enti locali e cittadini, il Corpo mira a garantire la salvaguardia del patrimonio naturalistico nazionale e a proteggere gli interessi sociali ed economici legati alla valorizzazione delle risorse costiere.