In casa col fucile a canne mozze e matricola abrasa, finisce nei guai il 22enne gambizzato in un bar

Il 24enne è stato arrestato per detenzione abusiva di arma da fuoco. Era noto alla cronaca locale per essere stato gambizzato due anni fa in un bar di Torre San Giovanni, marina di Ugento. Il responsabile è stato riconosciuto in Francesco Romano di 32 anni.

Da vittima di aggressione a colpi di arma da fuoco, avvenuta due anni fa, all'arresto per detenzione illegale di arma da fuoco e munizionamento.
 
Il tutto è avvenuto la scorsa notte quando i carabinieri del Stazione di Ugento, a seguito di perquisizione, hanno rinvenuto in un’abitazione posta in località Torre San Giovanni e in uso a Vincenzo Coi, 24enne di Gemini, un fucile calibro 12 con calcio, canne artigianalmente mozzate, nonché con matricola appositamente abrasa.
 
Nella stessa circostanza, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto 3 cartucce inserite nell’apposito alloggiamento di caricamento dell’arma semiautomatica.
 
Come da prassi, sono in corso gli accertamenti per risalire alla provenienza dell’arma e capire il motivo per cui il 24enne la detenesse.
 
Inevitabilmente, Coi è stato arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco e munizionamento ed è stato condotto a Borgo San Nicola, la casa circondariale di Lecce, su disposizione del P.M. di turno della Procura di Lecce, Massimiliano Carducci.

Si ricorda che Vincenzo Coi è stato protagonista di un episodio di cronaca due anni fa, quando all’interno di un bar della località marina di Ugento, è stato raggiunto da 4 colpi di pistola alle gambe. L’allora 22enne venne trasportato d’urgenza presso l’ospedale Cardinale Panico di Tricase e qui venne sottoposto ad operazione chirurgica.

Il responsabile del gesto venne immortalato e incastrato da alcune telecamere: si trattava di Francesco Romano che nel gennaio scorso è stato ritenuto dal giudice responsabile di lesioni personale aggravate e quindi condannato a 8 mesi con sospensione della pena.



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