Il giudice monocratico Maddalena Torelli ha inflitto la pena di 5 anni e 5 mesi per Giampiero Schipa, 51enne di Lecce, ex proprietario dell’esercizio commerciale ( chiesti 4 anni e 4 mesi) ; 4 anni e 4 mesi per Gennaro De Angelis, 65enne di Taranto, ( invocati 3 anni e 10 mesi). Gli imputati sono assistiti rispettivamente dai legali Giancarlo Dei Lazzaretti e Amilcare Tana. Invece, assoluzione "per non aver commesso il fatto", per Maria Speranza Bianco, 41enne di Surbo, difesa dall'avvocato Cosimo Rampino.
Disposto inoltre, il pagamento di una provvisionale a favore di ciascuno degli esercizi commerciali e studi professionali, danneggiati dall'esplosione. Il risarcimento del danno sarà invece quantificato in separata sede. Le parti civili sono assistite dagli avvocati Massimo Manfreda, Michele Palazzo, Carlo Sariconi, Filippo Orlando , Cosimo Ruppi, Cristian Gnoni, Giuseppe Gravili.
"Incendiarono il negozio per intascare il premio assicurativo". Con queste parole il Sostituto Procuratore Antimafia Guglielmo Cataldi , nell'udienza scorsa, ha invocato la condanna dei presunti responsabili dell'esplosione che il 2 agosto del 2011 distrusse l'esercizio commerciale ‘Sogni’, in pieno centro cittadino. I tre imputati rispondevano del reato di frode assicurativa, incendio doloso e morte come conseguenza di altro. Nell'udienza preliminare innanzi al gup Giovanni Gallo, sono stati invece prosciolti dall’accusa di disastro doloso.
Durante, il processo è stato anche ascoltato il "pentito" Gioele Greco. Il collaboratore di giustizia, sentito in videoconferenza, ha chiarito alcune circostanze sull'esplosione che nell'estate di sei anni fa, distrusse il negozio ‘Sogni’ e in cui rimase vittima Michele De Matteis, 32enne leccese. Difatti, quel giorno qualcosa andò storta al momento dell'esplosione e De Matteis perse la vita. Infilatosi in un’intercapedine, nello scantinato sottostante al locale, il 32enne leccese morì carbonizzato. ll 30enne leccese Gioele Greco ha confermato quanto dichiarato nel verbale dell'interrogatorio del 9 luglio 2015 relativo all'inchiesta "Eclissi", raccontando importanti retroscena. L'attentato doveva essere compiuto da Greco, ma poi fu realizzato direttamente dal suo amico Michele De Matteis. Greco racconta che De Matteis «mi chiese di incendiare il negozio “Sogni” perché il suo amico Giampiero Schipa era intenzionato a incassare l’indennizzo assicurativo. Ero ancora in attesa dell’indicazione di Michele per poter eseguire l’incendio quando un mattino mi chiamò… per avvisarmi che avevano trovato il cadavere di un certo Michele in Piazza Mazzini sepolto sotto le macerie del negozio “Sogni”».
Le indagini hanno accertato che gli imputati avrebbero agito per intascare il premio assicurativo. De Angelis aveva bisogno di soldi per saldare il debito contratto proprio con Schipa.
