Giornata di proteste nel cuore di Lecce da parte di decine di lavoratori che si sono date appuntamento ai piedi della Prefettura. Mentre il Prefetto Claudio Palomba era impegnato nel tavolo che vedeva protagonista la vertenza Securpol, infatti, per strada hanno deciso di far sentire il loro dissenso gli addetti alle pulizie delle scuole della provincia di Lecce.
Megafoni, fischietti e striscioni, gli ex Lsu hanno deciso di alzare la voce nel pieno della vertenza che investe in Salento circa 800 persone protagonisti degli appalti che fanno capo alla Dussmann. La protesta, organizzata dalla sigla sindacale FSI, ha messo al centro il problema retributivo: i dipendenti, infatti, ora come ora riescono a guadagnare circa 200 euro mensili per solo un paio d’ore di servizio al giorno. Il resto del salario è sopperito dal progetto “Scuole Belle” grazie a un’intesa raggiunta con Cgil, Cisl e Uil prorogato fino a fine agosto.
Manca però ancora un’altra voce degli ammortizzatori sociali, il Fis, non ancora erogato dagli enti previdenziali e che è adesso al centro delle proteste.
Dicevamo, però, che mentre per strada centinaia di addetti alle pulizie hanno mandato in tilt il traffico cittadino, nelle stanze delle Prefettura di via XXV Luglio si è discusso della vicenda Securpol. L’impresa uscente per il servizio di guardiania presso i locali della Asl, soprattutto nei presidi ospedalieri della provincia, ha comunicato una lista di 31 nomi di dipendenti da ‘passare’ alla nuova azienda che curerà il servizio, la GGS di Veglie.
Peccato però che la Asl abbia richiesto un numero di 34 lavoratori e su questo stallo oggi ci sono state importanti novità. Nonostante le difficoltà nel conciliare il monte ore di servizio rispetto al numero di lavoratori richiesto, GGS ha lanciato segnali di apertura che, a questo punto, confortano e non poco i dipendenti tutti e le principali sigle sindacali che hanno seguito da vicino la questione.
“Domani pomeriggio terremo un vertice tra Securpo, GGS e la stessa Azienda Sanitaria Locale – ha spiegato Donato Mazzeo di Ugl – fiduciosi che sia quello il momento giusto per trovare la quadra sulla vicenda”.
