Inchiesta Case Popolari: la Cassazione conferma i domiciliari per Luca Pasqualini

Sotto la lente d’ingrandimento della Procura, sarebbero finiti una serie di atti amministrativi per favorire l’assegnazione di alloggi in cambio del voto.

Rimane ai domiciliari Luca Pasqualini, indagato nell’inchiesta “case popolari”.

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa, per l’ex consigliere comunale di Palazzo Carafa. Il legale Giuseppe Corleto ha impugnato l’ordinanza del Tribunale del Riesame che aveva confermato la misura emessa dal gip Giovanni Gallo, per il 42enne leccese. Inoltre, il 12 febbraio si discuterà il ricorso della difesa per Attilio Monosi e Pasquale Gorgoni.

L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dai sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Roberta Licci, è culminata nell’arresto del settembre scorso di politici, dirigenti e residenti del Quartiere Stadio.
Sotto la lente d’ingrandimento della Procura, sarebbero finiti una serie di atti amministrativi per favorire l’assegnazione di alloggi in cambio del voto.

Come sottolinea il giudice Gallo nell’ordinanza di custodia cautelare, “vi sarebbe un sostanziale accordo di non belligeranza tra il Monosi e il Pasqualini (della compagine al governo della città) da una parte e il Torricelli dall’altra, diretto a fare in modo che ognuno potesse agire illecitamente, con il sostanziale appoggio degli esponenti della compagine politica avversa”. Le accuse sono, a vario titolo ed in diversa misura, di associazione a delinquere, corruzione, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, falso ideologico.

L’udienza preliminare

È stata fissata per il 14 febbraio prossimo, l’udienza preliminare. Davanti al gup Edoardo D’Ambrosio dovranno presentarsi i 47 imputati, per i quali la Procura di Lecce ha chiesto il rinvio a giudizio. Il giudice dovrà in seguito decidere se mandarli a processo o chiederne il proscioglimento.



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