Si sottopone a biopsia e muore tre giorni dopo. Aperta un’inchiesta sul decesso di un medico in pensione

Dopo la denuncia dei familiari del 70enne, presentata attraverso l’avvocato Silvio Verri, il pm Luigi Mastroniani ha disposto l’autopsia, eseguita nelle scorse ore dal medico legale Roberto Vaglio.

Sarà un’inchiesta a far luce sulla morte di un medico in pensione di Copertino, deceduto tre giorni dopo una biopsia. Dopo la denuncia dei familiari del 70enne, presentata attraverso l’avvocato Silvio Verri, il pm Luigi Mastroniani ha disposto l’autopsia, eseguita nelle scorse ore dal medico legale Roberto Vaglio ed è stato aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti.

In base alla ricostruzione dei fatti, contenuta nella denucia, V.C. in data 15 febbraio veniva sottoposto a biopsia presso l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.

Il giorno seguente, nel primo pomeriggio, l’uomo manifestava febbre alta e forti dolori al basso ventre. In serata, veniva contattato il 118 che non riteneva necessario il ricovero in ospedale. Solo il mattino seguente, intorno alle 7.00, dopo il riproporsi dei dolori, ma anche confusione mentale e sangue nelle urine, veniva disposto il ricovero, questa volta al Vito Fazzi. Secondo quanto sostenuto dalle figlie, però, nonostante fosse stato riferito che il paziente si era già sottoposto a biopsia prostatica, non venivano eseguiti accertamenti specifici all’addome, ma solo esami alla testa, sospettando che si trattasse di un problema neurologico.

Intorno alle 2.00 di notte, la situazione è precipitata ed intorno alle 5.00 si è dovuto constatare il decesso del paziente per un’infezione al basso ventre.



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