“Mai chiesto il voto al clan”, le parole del Sindaco di Scorrano nell’interrogatorio dinanzi al pm

Il Primo Cittadino ha sottolineato come non vi sia alcun atto deliberativo o l’espletamento di un bando a riprova di un suo aiuto al gruppo criminale capeggiato da Giuseppe Amato.

Nessun aiuto al clan, né richieste di voto in cambio di favori personali. È ciò che emerge dalle parole del Sindaco di Scorrano Guido Stefanelli, durante l’interrogatorio del 26 giugno scorso. Il “primo cittadino”, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’inchiesta “Tornado”, è stato ascoltato dal sostituto procuratore Maria Vallefuoco, chiarendo i rapporti con il boss Giuseppe Amato, detto “Padreterno”, e i suoi uomini. Stefanelli è accusato di “contatti” con il clan per l’aggiudicazione del Parco “La Favorita”. Il Sindaco, assistito nel corso dell’interrogatorio dagli avvocati Luigi Corvaglia e Alfonso Parente Stefanizzi, ha negato l’addebito.

Egli ha sottolineatonon c’è un atto deliberativo, non c’è una gara, non c’è l’espletamento di un bando“, a riprova di un suo aiuto al gruppo criminale capeggiato da Giuseppe Amato.
Inoltre, a specifica domanda del pm Vallefuoco che gli domandava, quand’era candidato Sindaco, se aveva preso impegni elettorali con il clan o chiesto il voto, Stefanelli ha risposto: “Assolutamente no. Anche perché con queste persone non ho mai parlato

La questione del Parco “La Favorita”

Il “primo cittadino” ha poi ricostruito l’incontro avvenuto nella casa di campagna di Giuseppe Amato. Stefanelli ha riferito al pm di essere stato contattato da Massimiliano Filippo, ritenuto dalla Procura, il trait d’union con il boss scorranese (anch’egli indagato per concorso esterno in associazione mafiosa). Giuseppe Amato voleva vederlo e lui non si sarebbe posto il problema di incontrare un cittadino, seppur malavitoso, perché non doveva discutere di mafia o di droga, “anzi, nel caso in cui sarebbe, mai sia, uscito un discorso del genere, io me ne sarei scappato in un secondo“. Arrivati lì, si è parlato del Parco “La Favorita” e Amato gli ha chiesto qual’era la situazione, prospettandogli un interessamento. Stefanelli non si sarebbe opposto, ritenendo che lui, da solo, non avrebbe potuto partecipare, perché l’eventuale bando sarebbe stato rivolto soltanto alle ditte. Precisando al pm: “Che cosa posso dire io? Di fronte a un cittadino anche se si chiama Amato Giuseppe, che molto probabilmente, poteva chiedere anche per altri e non per se stesso“.
Tra le altre cose, successivamente, il Sindaco ha saputo che il Parco “La Favorita” non era neanche nella disponibilità del Comune di Scorrano ed era stato dato in gestione al Sac. Inoltre, ha riferito il Sindaco al pm, l’incontro non sarebbe mai degenerato e Amato non lo avrebbe minacciato in alcun modo.

L’episodio del “bacio” di Francesco Amato

Il Sindaco Stefanelli ha poi chiarito l’episodio del “bacio” ricevuto da Francesco Amato, il figlio del boss, nei pressi della sua bancarella, durante la festa patronale in onore di Santa Domenica, affermando, anzitutto: “C’era questa ronda…mi avvicino a questa ronda, le persone …inizio a baciare tutte le persone, eravamo sette otto, minimo. Mi vede, si avvicina e mi bacia! Non è che io lo bacio!
Stefanelli ha riso di fronte alla scena, temendo di essere stato “immortalato”, visto che c’era un po’ di gente intorno. E ha proferito la frase “Speriamu cca nu mane fatto la foto“.
Inoltre, ha tenuto a precisare che lui non ha mai avuto rapporti interpersonali con gli Amato; mai una telefonata o appuntamenti privati, a parte il suddetto incontro, sottolineando: “mai dato una mano a queste persone, in nessun modo“.

I rapporti con Massimiliano Filippo

Riguardo, invece, i rapporti con Massimiliano Filippo (come detto, ritenuto vicino al clan), dipendente della ditta “La nuova Era” ha chiarito di conoscerlo da quand’era piccolo. Dopo, però, questi avrebbe cominciato a perdere la testa ed a millantare strane cose, cosicché decise di parlarne con i suoi familiari e prendere le distanze da lui. Stefanelli, ha infatti detto: “Ha cominciato a dire di tutto in giro. Ma di tutto di più! Quando parlava, molto probabilmente con queste persone, millantava.”

Il “piano parcheggi”

In merito all’altra accusa, riguardante presunti favori, prospettati agli Amato e legati al sistema dei parcheggi, Stefanelli ha risposto che si trattava di loro millanterie. Anche perché: “Non ho mai pensato ad un piano di parcheggio a Scorrano. Non è una città comerciale…abbiamo pensato subito di non fare assolutamente strisce blu a Scorrano”.

 



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