È accusato di aver perseguitato e minacciato di morte la ex compagna. Un 45enne leccese è stato così sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, con cui aveva avuto una relazione durata per 9 anni.
L’ordinanza è stata emessa dal gip Angelo Zizzari su richiesta del pubblico ministero Maria Grazia Anastasia. Nella giornata di oggi, l’indagato, difeso dall’avvocato Carlo Sariconi, ha risposto alle domande del giudice, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, fornendo la sua versione dei fatti. Risponde delle ipotesi di reato di stalking, lesioni personali e danneggiamento.
Le accuse
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della presunta vittima, presentata nel mese di giugno. Vengono contestati all’indagato una serie di comportamenti ossessivi ed assillanti verso la ex, dopo la fine della relazione. Non solo, anche minacce di morte e ingiurie del tipo: “ti distruggo, ti brucio la macchina, ti brucio la casa”. L’uomo, inoltre, l’avrebbe tempestata di telefonate, arrivando a controllare ogni suo spostamento. Anche in questo caso, le avrebbe rivolto frasi minacciose, come: “tu non esci da casa e se esci da casa mi devi dire ogni minimo respiro che stai facendo”.
L’indagato è accusato anche di una serie di episodi di violenza e danneggiamento. In una occasione, avrebbe manomesso i tergicristalli della macchina. Inoltre, in più occasioni, si sarebbe recato presso l’abitazione della donna, danneggiando i mobili e afferrando con la forza il cellulare per controllare i messaggi e le telefonate. E in una circostanza, l’avrebbe spintonata e trascinata per i capelli, provocandole dei lividi.
Gli vengono contestati, inoltre, una serie di appostamenti sotto l’abitazione e presso il luogo di lavoro della ex. L’uomo avrebbe anche cercato di costringerla a salire in auto e di fronte al suo rifiuto, le avrebbe rotto gli occhiali.
Alla luce di quanto emerso, il gip Zizzari ha imposto all’indagato di non avvicinarsi all’abitazione della persona offesa ed ai luoghi frequentati dalla ex compagna.
