Aperta un’inchiesta, dopo la denuncia dei genitori di due alunni, verso un’insegnante, accusata di averli offesi ripetutamente.
La docente, come atto dovuto, è stata iscritta nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di abuso dei mezzi di correzione. E sarà compito della magistratura accertare eventuali responsabilità penali nei suoi confronti.
I fatti si sarebbero verificati in una scuola media del Basso Salento
In base a quanto denunciato da una coppia di genitori, attraverso l’avvocato Angelo Ninni, la maestra si sarebbe rivolto ai loro due figli con frasi denigratorie.
Come si legge nella querela, uno di essi aveva iniziato a frequentare la scuola media nel 2017 e l’insegnante si sarebbe rivolto a lui con offese verbali del tipo: “sei ignorante”, “non capisci niente, sei un asino”. L’anno successivo, la professoressa, avrebbe chiesto anche alla madre del ragazzo di eseguire alcune visite mediche, poiché riteneva che avesse un deficit (non sarebbe emersa alcuna patologia).
Infine, il ragazzo sarebbe stato mandato a un doposcuola, come consigliato dall’insegnante e da quel momento sarebbero terminate le vessazioni.
In seguito, però, l’altro figlio della coppia avrebbe avuto come insegnante delle scuole medie la stessa professoressa e come affermano i genitori nella querela: “siamo ricaduti nell’incubo già vissuto”.
Sarebbero iniziate nuovamente le offese e le umiliazioni davanti ai suoi compagni. Sarebbe stato cacciato dalla classe per avere dato un morso al panino e denigrato il giorno del suo compleanno. Il ragazzo avrebbe così manifestato la volontà di cambiare scuola. E in seguito, sarebbe stato trasferito in un altro istituto scolastico e come affermano i genitori nella querela, da quel momento il figlio: “non ha più incontrato alcun problema didattico ed il suo rendimento scolastico è notevolmente migliorato”.