“Ho chiesto l’arresto di un sindaco”, così Arnesano svela i segreti d’ufficio al telefono

Arnesano – si legge nell’ordinanza del Gip Amerigo Palma – ha violato il segreto d’ufficio riguardo ad un procedimento che riguarda un Sindaco della provincia.

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L’inchiesta che ha fatto tremare la Procura di Lecce con l’arresto del pubblico ministero Emilio Arnesano con le accuse di corruzione in atti giudiziari, induzione a dare o promettere utilità a pubblico ufficiale e abuso di ufficio, potrebbe essere solo il primo capitolo di una storia su cui si deve ancora fare luce.

«I procedimenti emersi in questi pochi mesi come oggetto di scambi corruttivi – si legge nell’ordinanza – potrebbero non essere gli unici ad aver subito gli effetti destanti e rovinosi del metodo delinquenziale con cui Arnesano ha svolto le funzioni di Pm». Le indagini, infatti, saranno estese anche agli altri fascicoli sulla scrivania del magistrato “per i quali vi è il sospetto che siano stati utilizzati come strumento per ottenere favori”.

“Ho chiesto l’arresto di un sindaco”

Che sia solo l’inizio si legge tra le righe dell’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Amerigo Palma, quando parla della necessità di “fermare” il magistrato, ordinando per lui la custodia cautelare in carcere.

Lo dimostrerebbe, tra gli altri episodi, anche la telefonata intercettata in cui il pubblico ministero, parlando con una commercialista che svolge anche l’attività di curatore fallimentare, fa rivelazioni scottanti su un sindaco di un comune della provincia, sul cui capo pende una richiesta di arresto.

La telefonata

Erano le 9.07 del 22 novembre. Nel corso della conversazione Arnesano dopo essersi lamentato del cambio d’incarico voluto dal procuratore capo Leonardo Leone De Castris (che lo aveva estromesso dal pool di magistrati che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione) rivela alla commercialista di aver avanzato una richiesta di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di primo cittadino (di cui fa anche il nome).

Non contento, aggiunge anche l’ipotesi di reato: presunti abusi edilizi.

«Arnesano – scrive il Gip Palma – ha violato il segreto d’ufficio riguardo ad un procedimento, tra l’altro, di estrema delicatezza per i soggetti coinvolti e per le evidenti e prevedibili ripercussioni mediatiche».

L’episodio della telefonata è solo uno dei tre citati per sottolineare anche il pericolo di reiterazione del reato. L’altro riguarda l’intenzione del pm di “interferire sullo svolgimento delle prove scritte” per l’esame di avvocato, fissate dall’11 al 13 dicembre.



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