Abusi sul figliastro disabile. Il patrigno conferma alcuni episodi, ma nega altre accuse nell’interrogatorio

Il 48enne del nord Salento, ha risposto per circa un quarto d’ora alle domande del gip Giovanni Gallo, presso il carcere di Borgo San Nicola.

Si è svolto in mattinata l’interrogatorio di garanzia dell’uomo arrestato per abusi sessuali sul figliastro sordomuto.

Il 48enne del nord Salento, ha risposto per circa un quarto d’ora alle domande del giudice. L’indagato ha ammesso gli atti sessuali più datati nel tempo, verso il figliastro 30enne affetto da sordomutismo e conseguente immaturità psicopatologica.

Ha invece negato le accuse più recenti di abusi sessuali, contestate dalla Procura.

L’interrogatorio si è svolto dinanzi al gip Giovanni Gallo, presso il carcere di Borgo San Nicola.

Ricordiamo che nella giornata di mercoledì, l’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dai Carabinieri della Sezione Operativa del Norm della Compagnia di Lecce.

L’indagato risponde delle pesanti accuse di violenza sessuale aggravata e diffusione illecita di video e immagini sessualmente espliciti.

L’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore Giorgia Villa. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, dopo aver istaurato un’amicizia virtuale tramite social network con una giovane del nord Italia, aveva iniziato ad inviarle video in cui si ritraeva in comportamenti molto compromettenti. Tra i filmati inviati al contatto della giovane, profilo che poi è risultato essere falso, vi era anche un video in cui si riprendeva mentre praticava una fellatio al figliastro 30enne.

Sono stati proprio questi girati a smascherare quella che in apparenza sembrava una persona per bene e religiosa e che frequentava un gruppo di preghiera.

Nel corso delle audizioni, effettuate in modalità protetta con l’ausilio di psicologi e psichiatri, il ragazzo ha rivelato una situazione agghiacciante che ormai andava avanti dal 2016. Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe approfittato dei periodi di assenza della moglie, madre del ragazzo, per commettere abusi nei suoi confronti. Commessi non solo approfittando della condizione di inferiorità psichica della persona offesa, ma anche minacciando che se avesse raccontato qualcosa alla madre sarebbe stato picchiato. E poi, venuto a conoscenza della diffusione del video “compromettente”, il 48enne ha manifestato ad un conoscente l’intenzione di farla finita, insieme alla moglie ed al figliastro.

Nell’ordinanza a firma del gip Gallo, vengono poi ricostruiti gli episodi di presunti abusi sessuali, molti dei quali avvenuti quando la moglie dell’uomo si trovava ricoverata in ospedale. Venuta a conoscenza dell’esistenza di un video in cui venivano immortalate le violenze verso il figliastro, la donna ha chiesto al 48enne di lasciare la casa.

Come curatore speciale del ragazzo, compare l’avvocato Ivana Quarta.