Venuto a conoscenza della diffusione del video “compromettente”, il 48enne arrestato per abusi sul figlio disabile, ha manifestato ad un conoscente l’intenzione di farla finita, insieme alla moglie ed al figliastro.
È quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere a firma del gip Giovanni Gallo. Un motivo, tra i tanti, che ha indotto il giudice ad accogliere richiesta del Pubblico Ministero Giorgia Villa.
Quest’ultima sottolinea “La pericolosità sociale dell’uomo, di indole perversa, il quale agisce in preda ai propri impulsi in totale spregio per la dignità umana, per cui non si esclude che possa facilmente individuare un’altra vittima vulnerabile”. Tesi condivisa dal gip che sottolinea come lo stesso” non esitava a girare dei video ed a divulgarli a terzi come trofei da esibire”.
E poi c’è il rischio di inquinamento probatorio, poiché il 48enne potrebbe intimorire il ragazzo e cancellare le tracce degli abusi, come accaduto in passato.
Nell’ordinanza vengono poi ricostruiti gli episodi di presunti abusi sessuali, molti dei quali avvenuti quando la moglie dell’uomo si trovava ricoverata in ospedale. Venuta a conoscenza dell’esistenza di un video in cui venivano immortalate le violenze verso il figliastro, ha chiesto al 48enne di lasciare la casa. E inoltre un carabiniere aveva riconosciuto in un gruppo di preghiera, anche il ragazzo immortalato nel video.
Intanto è stato fissato per domani l’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Giovanni Gallo, presso il carcere di Borgo San Nicola.