
La Procura invoca sei condanne e sette assoluzioni nel corso del processo con rito abbreviato relativo ad una presunta lottizzazione abusiva a Salve, per la costruzione di mini appartamenti in zona agricola. Nella mattinata odierna, dinanzi al gup Alcide Maritati, il pm Alessandro Prontera ha chiesto sei condanne con pene comprese tra 1 anno e 6 mesi di arresto e 2 anni di reclusione per due acquirenti dei lotti su cui dovevano sorgere gli appartamenti (in qualità di committenti), due direttori dei lavori ed altrettanti dirigenti del Comune di Salve. Il pm ha invece chiesto l’assoluzione per un proprietario dei terreni, cinque acquirenti ed un notaio.
Gli imputati rispondono a vario titolo delle accuse di lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio e falso.
Sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Rocco Vincenti, Stefano De Francesco, Luca Puce, Francesco Villanova, Francesco Stocco, Cosimo Ruppi, Gianluca Quaranta, Vinicio Longo, Francesco Lozupone, Gianluca Ursitti, Eleonora Ciliberti.
La sentenza è prevista per il 30 maggio.
Gli appartamenti di circa 50 mq, dotati di piccola piscina, dovevano sorgere a un chilometro dal centro abitato di Salve ed al confine con Marina di Pescoluse. La zona avente destinazione urbanistica E/2 verde agricolo) era però sottoposta a vincolo paesaggistico. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero violato le prescrizioni urbanistiche, attraverso il frazionamento e la successiva vendita di lotti di terreno “palesemente destinati a scopo edificatorio con conseguente trasformazione del terreno agricolo vincolato”. Infatti i terreni ricadevano nell’ambito paesaggistico “Il Salento delle Serre”.