Restano ancora poco chiari i contorni della morte di madre e figlia, trovate senza vita in un appartamento di via Giulio Salvadori, nel quartiere Monte Mario di Roma. Tra le poche certezze in mano agli uomini in divisa che stanno cercando di ricostruire l’accaduto, c’è la data presunta del decesso, avvenuto in due momenti diversi. Pare, infatti, che Luana Costantini abbia vegliato per settimane il corpo dell’anziana mamma Elena Brussels, trovato quasi mummificato nella camera da letto.
Non ha mai chiesto aiuto, alle amiche, ai vicini, a qualcuno che potesse starle vicino in un momento di difficoltà che l’ha portata, probabilmente, a lasciarsi andare. L’ex fidanzato sciamano, uno “spiritualista” come lui stesso si definisce, dopo la fine della relazione con l’operatrice socio sanitaria era tornato in Salento, dove è stato rintracciato e ascoltato come persona informata dei fatti. Pare abbia risposto a tutte le domande degli agenti concordate con i colleghi di Primavalle, chiarendo la sua posizione. Sull’uomo, è bene precisarlo, non pesa alcuna accusa.
Luana, disperata per la fine della relazione, ha visto la madre morire, senza avvisare la polizia per poi lasciarsi spegnere insieme a lei. Ma nella tragica storia di solitudine qualcosa continua a non tornare, soprattutto dopo che sono stati ritrovati oggetti legati al mondo dell’occulto. Luana, appassionata di esoterismo ed occultismo come l’ex fidanzato, seguiva una setta, anzi un movimento che promuove “un nuovo modello di vita”.
Il post della setta
Sulla pagina Facebook del gruppo, accusato da molti utenti di cercare popolarità con la tragedia, è comparso un lungo post. “Tutti volevamo bene a Luana, lei credeva tanto in questo progetto come in molte live lei stessa sostiene. Non era solo una sorella, era una luce in un mondo di tenebre. Abbiamo fatto l’impossibile per stagli vicino e non lasciarla. Luana non era solo una sorella, ma era molto di più per tutti noi…Luana Costantini era una luce in un mondo di tenebre…ma gli ultimi mesi, chi avevamo vicino non era Luana da quel dannato giorno da quella danata disputa… nella vita di Luana hanno agito altre persone… persone tanto cattive da averla cambiata” si legge nel post, scritto anche per difendere il “Santone” che, nel frattempo, ha continuato ad aggiornare il suo profilo. “State cercando un criminale, ma quel criminale non è lo shamano. Non sapete quanti crolli e battaglie ha dovuto affrontare pur di aiutare Luana e la madre”.
Che cosa realmente sia accaduto nell’abitazione di via Salvadori è ancora poco chiaro. Non resta che attendere i risultati delle autopsie per avere delle risposte.