
Rischia di finire sotto processo la maestra di Casarano, accusata di maltrattamenti verso fanciulli e lesioni personali. Il gup Michele Toriello deciderà se rinviarla a giudizio il 20 marzo prossimo. Intanto, nella mattinata di oggi, i genitori di un alunno si sono costituiti parte civile, invocando un maxi risarcimento. Non solo, poiché il legale della famiglia, l’avvocato Mauro Marzano, ha anche chiesto ed ottenuto la “citazione” del MIUR, quale responsabile civile.
Nei mesi scorsi, l’insegnante 64enne venne sospesa dall’insegnamento per sei mesi, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. Il gip Edoardo D’Ambrosio ha accolto l’istanza del pm Maria Rosaria Micucci.
L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia della madre di un alunno, presentata attraverso l’avvocato Marzano. Invece, la maestra è assistita dal legale Giovanni Bellisario.
L’interrogatorio della maestra
La 64enne è stata sottoposta in precedenza ad interrogatorio. “Qui dentro c’è il diavolo”; “il diavolo ha potere su di voi”; “pestate con tutti e due i piedi il diavolo”: sono le frasi che, secondo alcuni genitori, sarebbero state proferite da lei. L’insegnante, ascoltata dal gip, ha specificato di aver semplicemente commentato con la frase “avete il diavolo in corpo”, il comportamento di alcuni ragazzi che si erano accalcati per entrare in classe. Inoltre, essendo molto cattolica, si sarebbe raccomandata con gli alunni di comportarsi bene, ricordando loro – indicando il crocifisso collocato in classe – che “Gesù ci guarda”.
L’inchiesta
Secondo la tesi di una ventina di genitori, infatti, durante l’anno scolastico 2016/2017, la maestra all’epoca in servizio presso una scuola elementare di Casarano, avrebbe tenuto una serie di comportamenti quanto meno irrituali per il ruolo ricoperto. La madre di un alunno portatore di protesi acustica, riferì al Dirigente Scolastico che il figlio sarebbe stato colpito con uno schiaffo all’orecchio e durante l’ora di ginnastica, sarebbe stato richiamato duramente con il fischietto. Ciò avrebbe provocato un forte disagio interiore nello scolaro. Altri genitori, invece, avrebbero appreso dai figli un altro episodio “sospetto”: l’insegnante li avrebbe costretti a saltellare dinanzi ad un crocefisso per scacciare il diavolo. Anche in questo caso, i bambini avrebbero subito gravi conseguenze, come improvvisi sbalzi di umore, crisi di pianto ecc.
La maestra si è difesa strenuamente di fronte a queste infamanti accuse. Anzitutto, sostenendo di non aver mai alzato un dito nei confronti degli scolari e tantomeno contro l’alunno portatore di protesi acustica ( sottolineando di non esserne a conoscenza). Riguardo l’uso “smodato” del fischietto ha riferito di averlo utilizzato semplicemente per evitare che qualcuno si allontanasse dal gruppo. Venne comunque aperto un procedimento disciplinare scolastico che si concluse prima con un “richiamo” nei confronti della donna e poi con la revoca dell’insegnamento in quella classe.