Il Tribunale Civile di Lecce ha condannato la Provincia di Lecce a risarcire la famiglia di Angelica Greco, la 25enne attivista No Tap che morì in un drammatico incidente stradale all’alba del 13 giugno 2017. Per i giudici la responsabilità di quella morte è da addebitare a chi non predispose il guardrail su un’ arteria stradale di propria competenza in quanto le barriere hanno proprio quella finalità, essendo progettate per ‘contenere’ i veicoli nella carreggiata ed evitare la fuoriuscita dei mezzi nelle campagne disseminate di alberi, salvando così le vite umane.
La sentenza
“Gli attori hanno dedotto che la responsabilità dell’evento deve imputarsi alla Provincia di Lecce, per l’inadempimento dei propri doveri in punto di sicurezza stradale, ed hanno dunque chiesto la condanna della controparte al risarcimento del danno patito. Con propria comparsa si è costituita la Provincia di Lecce, ritenendo che la causa esclusiva dell’evento sia da imputarsi alla vittima per la condotta di guida tenuta da questa e chiedendo dunque il rigetto dell’avversa domanda’.
L’incidente
L’incidente avvenne nell’estate del 2017 quando le lancette dell’orologio avevano da poco passato le sei del mattino sulla strada provinciale che collega la marina di Torre dell’ Orso a Melendugno. A bordo della sua LanciaY, Angelica perse il controllo del mezzo e andò a sbattere contro un albero di ulivo, perdendo la vita a soli 25 anni. Una vita fatta di cose belle, semplici. Di impegno per quel Salento che amava sopra ogni cosa. Lasciò tutti senza fiato la notizia in quella mattina del 13 agosto di sei anni fa.
Il dolore della famiglia e la giustizia
Un profondo dolore che nella famiglia non si è mai rimarginato. L’avvocato Loredana Pasca ha dato voce alla richiesta di giustizia dei familiari di Angelica. La sentenza è chiara, se ci fossero state quelle maledette barriere forse adesso non staremmo parlando di questa tragedia.
