
Arriva l’assoluzione per il professore di educazione fisica, accusato di omicidio colposo nel processo sulla morte dello studente leccese di 17 anni del Liceo Scientifico “De Giorgi”, morto dopo la caduta in un lucernario.
Il giudice monocratico Pietro Baffa della seconda sezione penale ha assolto, con la formula “perché il fatto non sussiste”, Giuseppe Casilli, 67 anni di Cavallino. Il docente è difeso dall’avvocato Luigi Covella che ha chiesto l’assoluzione, poi accolta dal giudice. Il legale ha sottolineato che si è trattato di un evento imprevedibile ed inevitabile. Ed il professore ha rispettato i doveri di vigilanza sulla scolaresca.
Il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, al termine della requisitoria, ha invocato la condanna a 4 mesi. Il pm ha ricostruito le fasi della tragedia, sottolineando alcuni aspetti importanti della vicenda. La dr.ssa Mignone ha riferito in aula: “Non sappiamo cosa sia successo prima della caduta.” E in merito alle testimonianze di numerosi studenti, sentiti nel corso del processo, ha sottolineato come: “Nessuno si è sentito in dovere di spendere una parola di verità per questo ragazzo”.
Ricordiamo che la madre di Andrea De Gabriele, assistita dai legali Francesca Conte e Simone Potente, il padre, difeso dall’avvocato Luigi Corvaglia e gli altri familiari (nonni e zii), assistiti dall’avvocato Antonio De Mauro hanno ritirarato la costituzione di parte civile.
Nel 2019, invece, è stata condannata la dirigente scolastica accusata di omicidio colposo per la morte dello studente. Il gup Carlo Cazzella ha inflitto 8 mesi (pena sospesa) a Giovanna Caretto, 59enne di Surbo, al termine del rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo). Il giudice ha comunque riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate.
Non solo, poiché il gup ha disposto il risarcimento del danno in separata sede ed una provvisionale in favore della parti civili. Il difensore della Preside ha presentato ricorso in Appello.
Le accuse
La Dirigente Scolastica è accusata di avere adibito uno spazio inidoneo, privo di qualsiasi supporto, ad uso sportivo senza aver mai segnalato l’altissimo rischio per l’incolumità degli studenti, privo di adeguate misure di sicurezza che lo rendessero inaccessibile. Il professore Casilli, invece, non avrebbe adottato la necessaria vigilanza sugli alunni durante l’ora di lezione, in cui avvenne la tragedia. Inoltre, si sarebbe allontanato dal luogo dove sarebbe caduto De Gabriele per andare a recuperare un pallone in direzione opposta.
Ricordiamo che inizialmente la Procura chiese l’archiviazione. Successivamente, il Gip Vincenzo Brancato ha accolto, l’opposizione all’archiviazione della difesa dei familiari della vittima.
La tragedia
Lo studente Andrea De Gabriele, 17enne originario di Campi Salentina ma residente a Veglie, cadde all’interno di un lucernario adiacente al cortile della succursale del Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce. Il ragazzo, intorno alle 13.00 dell’8 gennaio 2013, si trovava insieme ai suoi compagni nel cortile della scuola, nella sede del rione “San Pio”. Stava per rientrare in aula al termine dell’ora di educazione fisica, quando si è arrampicato, aiutandosi presumibilmente con una sedia, su una grata, probabilmente per recuperare il giubbino.
Dopo aver superato la grata della recinzione che delimita il campo di pallavolo con un grande lucernario, ha appoggiato il piede su un pannello (costituito da una rete metallica sottilissima), che ha ceduto sotto il suo peso, facendolo precipitare nel vuoto per una decina di metri. A nulla sono serviti i soccorsi ed il 17enne morì in ospedale.