Studente morto a scuola cadendo dal lucernario: assolta in Appello la Preside del Liceo “De Giorgi”

Invece, in primo grado, il gup aveva inflitto 8 mesi (pena sospesa) a Giovanna Caretto, al termine del rito abbreviato

Arriva l’assoluzione per la dirigente scolastica accusata di omicidio colposo per la morte di uno studente del Liceo “De Giorgi” di Lecce.
La Corte d’Appello (Presidente Vincenzo Scardia) ha assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”, Giovanna Caretto, 60enne di Surbo. Le motivazioni della sentenza si conosceranno entro il termine di 90 giorni.
I giudici hanno accolto l’istanza avanzata dal sostituto procuratore generale Salvatore Cosentino. Nel corso della requisitoria in aula, il dr. Cosentino ha chiesto l’assoluzione per “inesigibilita’ di diversa condotta rispetto a quella attuata… che non ha violato alcuna regola cautelare come prescritto nel reato omissivo improprio. Fu il comportamento del povero ragazzo a essere imprudente e incauto in un modo talmente esorbitante da interrompere il nesso di causalità.”

Anche il difensore della Preside Giovanna Caretto, l’avvocato Vittorio Manes, professo ordinario di diritto penale dell’Universita di Bologna, ha chiesto l’assoluzione.

Ricordiamo che la madre di Andrea De Gabriele, assistita dai legali Francesca Conte e Simone Potente, il padre, difeso dall’avvocato Luigi Corvaglia e gli altri familiari (nonni e zii), assistiti dall’avvocato Antonio De Mauro avevano già ritirarato la costituzione di parte civile.

Invece, in primo grado, il gup Carlo Cazzella ha inflitto 8 mesi (pena sospesa) a Giovanna Caretto, al termine del rito abbreviato.

La Dirigente Scolastica era accusata di avere adibito uno spazio inidoneo, privo di qualsiasi supporto, ad uso sportivo senza aver mai segnalato l’altissimo rischio per l’incolumità degli studenti, privo di adeguate misure di sicurezza che lo rendessero inaccessibile. Il professore Casilli, invece, non avrebbe adottato la necessaria vigilanza sugli alunni durante l’ora di lezione, in cui avvenne la tragedia. Inoltre, si sarebbe allontanato dal luogo dove sarebbe caduto De Gabriele per andare a recuperare un pallone in direzione opposta.

E, nelle settimane scorse, è arrivata in primo grado, anche l’assoluzione per il professore di educazione fisica, accusato anch’egli di omicidio colposo.
Il giudice monocratico Pietro Baffa della seconda sezione penale ha assolto, con la formula “perché il fatto non sussiste”, Giuseppe Casilli, 67 anni di Cavallino, difeso dall’avvocato Luigi Covella.

Ricordiamo che inizialmente il pm Elsa Valeria Mignone chiese l’archiviazione dell’inchiesta. Successivamente, il Gip Vincenzo Brancato accolse l’opposizione della difesa dei familiari della vittima.

La tragedia

Lo studente Andrea De Gabriele, 17enne originario di Campi Salentina ma residente a Veglie, cadde all’interno di un lucernario adiacente al cortile della succursale del Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce. Il ragazzo, intorno alle 13.00 dell’8 gennaio 2013, si trovava insieme ai suoi compagni nel cortile della scuola, nella sede del rione “San Pio”. Stava per rientrare in aula al termine dell’ora di educazione fisica, quando si è arrampicato, aiutandosi presumibilmente con una sedia, su una grata, probabilmente per recuperare il giubbino.

Dopo aver superato la grata della recinzione che delimita il campo di pallavolo con un grande lucernario, ha appoggiato il piede su un pannello (costituito da una rete metallica sottilissima), che ha ceduto sotto il suo peso, facendolo precipitare nel vuoto per una decina di metri. A nulla sono serviti i soccorsi ed il 17enne morì in ospedale.