Sorpresi a raccogliere funghi senza autorizzazione, scatta la multa. Ed erano pure velenosi

Multati due uomini sorpresi dai Forestali a raccogliere funghi all’interno del Bosco Cervarola senza autorizzazioni e con contenitori non a norma.

Le raccomandazioni a non improvvisarsi esperti a volte non bastano. Durante il periodo dei funghi molti vanno alla ricerca di questi preziosi prodotti della terra non avendo le competenze e le autorizzazioni amatoriali o professionali necessarie. Per farlo, infatti, serve un tesserino rilasciato solo dopo aver dimostrato di saper riconoscere e identificare le specie commestibili da quelle pericolose. E se non bastasse, prima di finire sulla tavola, sarebbe utile far analizzare i funghi dai centri di competenza.

Tanto basta per capire come mai due uomini, sorpresi dai Carabinieri forestali di Lecce a raccogliere funghi all’interno del Bosco Cervarola, sono finiti nei guai. Durante il controllo, i militari hanno scoperto che non avevano l’autorizzazione alla raccolta e usavano contenitori non a norma.

A quel punto è scattata una sanzione amministrativa e il sequestro dei funghi illegalmente raccolti. Ma non è finita. In un secondo momento, gli uomini dell’Arma hanno consegnato il “bottino” alla Asl. Dalla analisi è risultato che i funghi appartenevano alla specie omphalotus olearius, il cosiddetto fungo dell’olivo, di solito facilmente riconoscibile per il colore arancio intenso.

Insomma, i funghi raccolti erano tossici, altamente pericolosi e evidentemente scambiati dagli ignari raccoglitori per specie commestibili.