
Amara, anzi “salata” sorpresa per i residenti di via Manzoni, a Lecce, che nelle scorse ore hanno trovato sul parabrezza della macchina una multa di 84 euro. La violazione contentata dagli agenti della Polizia Locale agli automobilisti è quella di aver violato il Codice della Strada parcheggiando “sul marciapiede”. Peccato che – stando a quanto raccontato allo «Sportello dei Diritti» dove i malcapitati hanno bussato per segnalare l’accaduto – le vetture erano state lasciate in aree da sempre utilizzate per parcheggiare perché a raso rispetto alla via principale e ubicate in apposite rientranze, davanti ai condomini, rese fruibili da accessi appositamente realizzati.
Scatta la protesta
Tanta la rabbia e l’indignazione di chi si è ritrovato con una sanzione in mano. Alcuni hanno contattato immediatamente Carabinieri e Polizia per verificare la ‘correttezza’ dell’operato dei vigili urbani. Altri ancora si sono rivolti all’Associazione presieduta da Giovanni D’Agata. E c’è chi sta valutando, prima che al ricorso contro i verbali, di presentare un esposto in Procura. Le fotografie consegnate allo Sportello dei Diritti che documentano il fatto, a dir poco insoluto, creano un po’ di confusione.
«È la prima volta che si verifica una situazione simile – si legge nella nota di D’Agata – perché da sempre, tutti coloro che risiedono o che lavorano in zona, ma anche quelli che vi transitano solitamente, hanno bene in mente che quelle “rientranze” sono da tutti considerate aree di parcheggio».
Marciapiede o area utilizzata dai condomini?
Così per fare chiarezza, lo Sportello specifica cosa si intende per «marciapiede», citando la definizione data “norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”. Secondo il regolamento è “parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni”. Bene hanno fatto, quindi, gli agenti della Polizia Locale a multare tutti? Non proprio, secondo D’Agata.
«La pavimentazione a raso rispetto all’asfalto stradale e gli appositi accessi – si legge – non possono non far propendere nel ritenere che quelle aree non siano dei marciapiedi, ma delle zone di sosta concesse, in particolar modo, ai residenti dei condomini adiacenti così come tutti le hanno da sempre considerate».
Da qui, l’appello del Presidente dello Sportello dei Diritti al “buon senso” del Comando della Polizia Locale di Lecce, invitandolo ad annullare, urgentemente, in via di autotutela i verbali che a molti sono sembrati ingiusti, anche per le modalità in cui sono stati elevati. In ogni caso, D’Agata si schiera al fianco dei multati, supportando tutte le iniziative che vorranno intraprendere in ogni sede competente, a partire dagli ovvi ed inevitabili ricorsi in caso di mancato ascolto della richiesta.