Donna muore in ospedale dopo un intervento alla colonna vertebrale, due medici rischiano il processo

Secondo l’accusa, i due “camici bianchi” causarono per “imperizia” la morte di una 70enne leccese, avvenuta all’ospedale di Tricase il 20 giugno del 2019.

Ricoverata in ospedale per lo schiacciamento di una vertebra, muore dopo l’intervento chirurgico. Due medici del reparto di ortopedia dell’ospedale di Tricase rischiano ora di finire sotto processo. Davanti al gup Giulia Proto si è svolta l’udienza preliminare, ma è stato disposto il rinvio al 13 maggio per consentire la citazione dell’ospedale di Tricase come responsabile civile. In quella data il giudice deciderà se rinviare a giudizio: S.F. 36enne ed S.T. 37 anni, entrambi di Tricase.

Rispondono delle accuse di omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario. Sono difesi dagli avvocati Luigi Covella ed Ivan Mangiullo. La figlia della vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Giusepe Corleto.

Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Giovanna Cannarile, S.F. in qualità di primo operatore ed S.P. di assistente, causarono per “imperizia”, la morte di A.P., una 70enne leccese. La donna, che soffriva di una grave forma di osteoporosi, veniva operata il 20 giugno del 2019, presso l’ospedale “Cardinal Panico” di Tricase, dopo il ricovero per la frattura con schiacciamento della dodicesima vertebra lombare. Durante l’intervento di neurochirurgia, ritiene l’accusa, i due medici effettuavano “una incongrua manovra di inserimento del filo metallico guida di Kirschner”. Difatti, spinto eccessivamente in profondità nella vertebra, il filo provocava la lacerazione della arteria intercostale, anche a causa della scarsa resistenza del tessuto osseo.

Questa manovra causava una grave emorragia. Non solo, poiché secondo l’accusa i due medici non agivano tempestivamente dopo lo schok emorragico e, appena 15 minuti dopo l’intervento, la paziente veniva trasferita presso il reparto di degenza, senza che venisse effettuato un più opportuno monitoraggio degli organi vitali. La 70enne morì poco dopo in ospedale. Successivamente, la figlia della donna sporse denuncia e venne aperta un’inchiesta.



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