Noemi, ancora tanti dubbi. Chi ha aiutato Lucio?

A pochi giorni dal processo sull’omicidio di Noemi Durini, Leccenews24.it ha incontrato l’avvocato Francesco Zacheo, difensore del padre della ragazzina.

Ad un anno dalla tragica morte di Noemi Durini e a pochi giorni dal processo con rito abbreviato che vede imputato per omicidio il fidanzato Lucio, Leccenews24.it ha incontrato l’avvocato Francesco Zacheo, legale di Umberto, il padre della ragazzina uccisa.

Noemi, bella e solare, era scomparsa all’alba della prima domenica di settembre, quando ancora l’aria profuma di estate e di giornate al mare.

Un risveglio brusco per il tranquillo borgo di Specchia, uno dei più belli del Salento.

E dopo dieci giorni con il fiato sospeso, trascorsi in un’altalenante avvicendarsi di momenti di angoscia e di speranza, la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire ma che tutti temevano. Noemi era stata uccisa.

Nelle campagne di Castrignano del Capo, il ritrovamento del corpo senza vita della sedicenne, sotto un cumulo di pietre. A vegliarla solo gli ulivi e qualche fiore di campo.

Un amore malato, di cui la stessa Noemi aveva lasciato traccia sui social, aveva ucciso la ragazzina.

Il fidanzato di Noemi, Lucio, all’epoca dei fatti ancora minorenne, è l’unico indagato per questa triste morte resa ancor più dolorosa dall’esito dell’autopsia che ha rilevato che quando Noemi è stata ricoperta dai sassi, recuperati dai vicini muretti a secco, era ancora viva.

Sono tanti gli aspetti di questa vicenda che dovranno essere chiariti durante il processo che si terrà il 2 e 3 ottobre prossimi.

Tanti i dubbi sollevati dai legali della famiglia di Noemi che ha presentato opposizione all’archiviazione chiesta dalla Procura per la posizione di Biagio Marzo, padre di Lucio, iscritto sul registro degli indagati con l’accusa di occultamento di cadavere in concorso.

Leccenews24.it ha incontrato l’avvocato Francesco Zacheo nel suo studio per conoscere la posizione della famiglia a pochi giorni dal processo.

Avvocato Zacheo, è trascorso un anno dal ritrovamento del corpo di Noemi e a breve inizierà il processo a carico di Lucio. Il sentimento dominante?

Tanti i dubbi che dovranno ancora essere chiariti. Noi riteniamo che in merito all’uccisione della piccola Noemi ci siamo ancora dei lati oscuri sopratutto in merito ad un eventuale coinvolgimento di terzi.

Avete avanzato opposizione alla richiesta di archiviazione per la posizione di Biagio Marzo, papà di Lucio. Quali sono stati gli elementi che vi hanno indotto a tale scelta?

Questa difesa ha ritenuto di dover presentare opposizione all’archiviazione innanzi al tribunale ordinario del procedimento a carico del padre di Lucio proprio in virtù dei tanti lati oscuri ancora da chiarire.

Ci sono elementi che meritano ulteriori approfondimenti. In particolare le auto riprese dalle telecamere presenti vicino al luogo de delitto a chi appartengono? Perché passano nelle stesse ore del delitto?

Inoltre dagli accertamenti disposti dalla procura minorile non si è potuto esaminare i vestiti di Noemi in quanto bagnati e impregnati di muffa.

Ebbene noi chiediamo degli accertamenti più approfonditi rispetto a quello disposti in modo da rinvenire tracce ematiche sui vestiti della ragazza. In merito a quest’ultima notizia stiamo vagliando l’attendibilità e nel caso siamo pronti a sottoporla al vaglio degli inquirenti.

A questo punto l’interrogativo diventa stringente. Lucio ha fatto veramente tutto da solo?



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