Il Tribunale di Lecce si organizza per fronteggiare la nuova ondata di contagi da Covid19 e per affrontare al meglio la situazione emergenziale, che ha portato il Governo a dispore la zona rossa per la Puglia. Il Presidente, Roberto Tanisi, assieme al Dirigente Amministrativo, Alessandra Scrimitore, richiamando anche una serie di misure già adottate in precedenza, ha emesso il nuovo provvedimento che sarà in vigore fino al 30 aprile del 2021. Esso è scaturito dopo una serie di interlocuzioni con l’Ordine degli Avvocati e con i Coordinatori delle Sezioni civili e penali del Tribunale.
Riguardo l’attività giudiziaria nel settore civile è accordata preferenza al processo con trattazione scritta. L’accesso ai palazzi di Giustizia è consentito esclusivamente per lo svolgimento di attività giudiziale e di cancelleriae per il tempo necessario al loro espletamento. Riguardo i processi con rito direttissimo e le udienze di convalida davanti al GIP, è opportuno siano celebrati con collegamento da remoto o mediante deposito di memorie scritte.
Con riferimento ai processi da trattare “in presenza” (sia collegiali che monocratici), si ricorda che per ogni udienza va fissato un numero di procedimenti tale da scongiurare il pericolo di assembramenti, nelle aule e nei corridoi. A tal fine i processi dovranno necessariamente essere celebrati ad orario prefissato.
Le udienze si terranno a porte chiuse e con la sola presenza delle parti interessate e della stampa per garantirne, ove prevista, la pubblicità.
Nelle udienze-filtro, tendenzialmente non possono essere trattati più di 30 processi, da scaglionare in rigide fasce orarie, ciascuna delle quali non superiore a 30 minuti. Infine, è rimesso alla valutazione del singolo giudice, collegiale o monocratico, individuare un’udienza di rinvio.
