Finisce nel registro degli indagati, un 67enne accusato di una serie di offese e aggressioni fisiche, dettate da odio religioso, verso un minorenne di origine marocchina affetto da disabilità, avvenute, secondo l’accusa, fino al mese di ottobre scorso. Nella giornata di domani, si svolgerà l’incidente probatorio (permette di cristallizzare la prova in vista di un eventuale processo) presso la Procura per i minorenni di Lecce. La persona offesa verrà ascoltata, attraverso la modalità dell’ascolto protetto, alla presenza di una psicologa, davanti al gip Maria Francesca Mariano. L’indagato risponde delle ipotesi di reato di stalking e lesioni, con l’aggravante della finalità discriminatoria.
Le indagini, coordinate dal pm Maria Grazia Anastasia, hanno preso il via dalla denuncia presentata dai genitori del ragazzo. Nell’inchiesta sono confluiti ben nove episodi, avvenuti fino al 23 ottobre del 2023, nell’hinterland di Gallipoli. Il 67enne, secondo l’accusa, mosso da odio razziale e religioso, avrebbe tormentato un minorenne di origine marocchina. Il ragazzo, affetto da una forma di disabilità, veniva ripetutamente offeso dal pensionato che in una circostanza lo aggrediva fisicamente.
L’episodio culminante sarebbe avvenuto il 23 ottobre del 2023. Il ragazzo, in base a quanto denunciato, si trovava per strada, in compagnia di amici, quando venne aggredito dal 67enne. Le persone presenti intervennero per evitare il peggio, ed il 15enne, in preda a un grave stato d’ansia, fu costretto a ricorrere alle cure mediche. La prognosi fu di cinque giorni.
Inoltre, il pensionato avrebbe aggredito verbalmente il padre del ragazzo, attraverso espressioni connotate da odio religioso, del tipo: “Vattene di qua, vai a quel paese te e Allah, il tuo dio!”.
Ora si attendono gli esiti dell’incidente probatorio. Le dichiarazioni del minorenne verranno poi vagliate da una perizia tecnica, finalizzata volta a valutare la sua capacità di testimoniare.
Il 67enne indagato è difeso dall’avvocato Roberto Tarantino.