Omicidio del giovane Francesco Fasano: i presunti autori a processo in Corte d’Assise

Saranno giudicati con il rito abbreviato, invece, altri sei imputati che rispondono soltanto di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti

Finiscono sotto processo i due imputati accusati dell'”esecuzione” di Francesco Fasano, il giovane di Melissano ammazzato il 24 luglio dello scorso anno con un solo colpo di pistola alla tempia.

Al termine dell’udienza preliminare, il gup Cinzia Vergine ha rinviato a giudizio Daniele Manni, 39enne di Casarano e Angelo Rizzo, 23enne di Melissano. Sono accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili.

Il primo, inoltre, risponde del tentato omicidio di Francesco Fasano e Pietro Bevilacqua (tra il 18 ed il 19 luglio) che avrebbe innescato una reazione a catena. Non solo, poiché i due sono accusati anche di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Come i concittadini Luciano Manni, 66 anni e Antonio Librando, 42 anni. I quattro imputati dovranno presentarsi il prossimo 26 settembre dinanzi ai giudici della Corte d’Assise per l’inizio del processo.

Il processo con rito abbreviato

Saranno giudicati con il rito abbreviato: Maicol Andrea Manni, 27enne; Luca Piscopiello, 37 anni; Luca Rimo, 36 anni; Pietro Bevilacqua, 32 anni; Biagio Manni, 50enne, tutti di Melissano e Gianni Vantaggiato, 48enne, residente a Tonco (in provincia di Asti). I sei rispondono sempre di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

Il gup ha già calendarizzato le udienze che si svolgeranno il 10, 20 e 31 settembre, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Francesca Conte, Mario Ciardo, Francesco Fasano, Silvio Caroli, Attilio Nassisi, Stefano Pati, Mario Coppola, Antonio Savoia, Ladislao Massari.

Le parti civili

Intanto, nella giornata di ieri, si sono costituiti parte civile, i familiari di Francesco Fasano, la vittima della brutale esecuzione avvenuta quasi un anno fa. La madre Maria, il padre Giuseppe e la sorella Sara, assistiti dagli avvocati Luigi Corvaglia e Claudio Miggiano, hanno avanzato una maxi richiesta di risarcimento.

Le indagini

Le indagini sull’omicidio del 22enne di Melissano, coordinate dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dai sostituti procuratori Stefania Mininni e Maria Vallefuoco, hanno permesso di individuare uno scontro in atto tra due fazioni createsi all’interno di una originaria associazione dedita al traffico di stupefacenti che operava nelle “piazze” di Melissano e paesi limitrofi.



In questo articolo: