Colpiva i fidanzati con circa 80 coltellate. Il pm su De Marco: “Totale insensibilità ad ogni richiamo umanitario”.

È uno dei passaggi salienti della richiesta di giudizio immediato, avanzata dal pm Maria Consolata Moschettini e poi accolta dal gip Michele Toriello.

Colpiva Daniele ed Eleonora per 79 volte con un grosso coltello da caccia, nonostante le ripetute invocazioni a fermarsi, “mostrando in tal modo una totale insensibilità ad ogni richiamo umanitario”. È uno dei passaggi salienti della richiesta di giudizio immediato, avanzata dal pm Maria Consolata Moschettini e poi accolta dal gip Michele Toriello che attraverso l’apposito decreto ha stabilito di mandare direttamente a processo, il killer reo confesso Antonio De Marco.

Nel decreto di giudizio immediato vengono ricostruite le fasi del duplice omicidio di via Montello e viene sottolineato come il proposito criminoso sia maturato quantomeno a partire dal 7 agosto 2020. Nello specifico, Antonio De Marco, 21enne studente di scienze infermieristiche di Casarano, si muniva di un grosso coltello da caccia, di guanti di plastica, di un cappuccio ricavato da un paio di calze di nylon da donna che indossava nel momento in cui si introduceva nell’abitazione della coppia, nonché di strisce “serracavo”.

E poi, trascriveva su alcuni fogli di carta, che smarriva durante la fuga, il cronoprogramma del duplice omicidio, con la descrizione dei particolari relativi alle modalità esecutive. Tra cui, il proposito di legare le vittime, facendo uso delle strisce che aveva portato con sé, riponendole, unitamente al coltello, ad un flacone di candeggina e ad un contenitore di soda, all’interno di uno zaino; di torturarle per 10-15 minuti, di adoperare candeggina, acqua bollente e soda ed infine di lasciare, al termine del duplice omicidio, delle scritte sui muri della casa.

Non solo, De Marco aveva studiato nei giorni precedenti il percorso da seguire per raggiungere l’abitazione delle vittime e per la successiva fuga, cercando di evitare le strade su cui risultavano installate telecamere.

Ed il 21 settembre, intorno alle 20:30, si introduceva nell’abitazione di via Montello, facendo uso di una copia delle chiavi di accesso che aveva duplicato all’insaputa delle vittime e che gli erano state consegnate quando viveva come inquilino della casa (nel periodo compreso tra il 30 ottobre 2019 e il febbraio 2020 e successivamente da luglio fino a metà agosto del 2020).

A quel punto De Marco, colpiva ripetutamente i fidanzati, “reiterando con spietatezza ed efferatezza i colpi”, prima nella sala da pranzo. E poi, li inseguiva verso l’ingresso, raggiungendo Eleonora sul pavimento del ballatoio e Daniele sulle scale che dal pianerottolo portavano al piano sottostante. I complessivi 79 colpi di coltello venivano sferrati sopprattutto sul torace e l’addome delle vittime.

Antonio De Marco venne arrestato il 28 settembre scorso dai carabinieri di Lecce ad una settimana di distanza dal ritrovamento dei cadaveri di Eleonora e Daniele in via Montello.



In questo articolo: