Duplice omicidio di via Montello. Dopo la decisione di Corte Costituzionale, De Marco non potrà chiedere l’abbreviato

Nelle scorse ore, è stato rigettato il ricorso presentato da alcuni Tribunali sull’inapplicabilità del giudizio abbreviato per i reati punibili con l’ergastolo.

Dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, Antonio De Marco non potrà chiedere il rito abbreviato in vista del processo sul duplice omicidio di via Montello.

Nelle scorse ore, è stato rigettato il ricorso presentato dai Tribunali di La Spezia, Napoli e Piacenza sull’inapplicabilità del giudizio abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo) per i reati punibili con l’ergastolo.

La Corte Costituzionale, con sede a Roma, ha però ritenute non fondate le censure avanzate dai suddetti tribunali. Il comunicato dice: “la disciplina censurata è espressione della discrezionalità legislativa e non si pone in contrasto con i principi di uguaglianza e ragionevolezza, con il diritto di difesa, con la presunzione di non colpevolezza, né con i principi del giusto processo, in particolare con quello della ragionevole durata. Dunque viene sostanzialmente confermato quanto stabilito dalla norma di legge dell’aprile del 2019.
Ad ogni modo, la sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.

Dunque, i legali Andrea Starace e Giovanni Bellisario, a meno di ulteriori novità nei prossimi mesi, non potranno chiedere il rito abbreviato per Antonio De Marco, in vista di una richiesta di rinvio a giudizio o di un probabile decreto di giudizio immediato. Il 21enne studente di scienze infermieristiche dovrà affrontare il processo con rito ordinario. L’esito verrà dunque emesso al termine dell’istruttoria dibattimentale.

Intanto, continuano i colloqui in carcere ( previsti altri quattro) di Antonio De Marco con i consulenti, con l’esclusione di test psicodiagnostici. È quanto stabilito dal gip Michele Toriello, dopo l’istanza presentata al pm Maria Consolata Moschettini, dagli avvocati Renata Minafra e Mario Fazzini per conto della famiglia di Daniele De Santis, ucciso a coltellate dallo studente 21enne, assieme alla fidanzata nella casa di via Montello. I legali della famiglia De Santis ritengono che tali test possano condizionare la successiva perizia psichiatrica, sulla scorta del parere espresso dal loro consulente di parte Massimo Picozzi.

Al termine dei colloqui e dopo che gli specialisti Elio Serra e Felice Carabellese avranno depositato la consulenza finale, i legali stabiliranno se avanzare al gip, la richiesta di perizia psichiatrica, magari nell’ambito dell’incidente probatorio.



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